Matteo Salvini non si pente di aver usato la parola «zingaraccia»

«Se ho esagerato con il videomaker di Repubblica e ad aver usato la parola ‘zingaraccia‘? Macché, io bado alla sostanza e non alla forma. Mi assumo completamente la responsabilità delle mie parole». Matteo Salvini non fa un passo indietro, anzi. Intervistato dal quotidiano ‘La Stampa’, il ministro dell’Interno rincara la dose: «Assolutamente non mi scuso. Perché nessun politico o giornalista dice mai che questo ministro ha ricevuto più di duecento minacce di morte? Quanto alla signora che si augura la mia scomparsa, pare che abbia numerosi precedenti».

Salvini: «Zingaraccia mi auguri un proiettile? Preparati alla ruspa»

Durante un’intervista a Sky, Salvini aveva detto: «Ma vi pare normale che una zingara a Milano dica ‘A Salvini andrebbe tirata una pallottola in testa?’ Stai buona, zingaraccia, stai buona, che tra poco arriva la ruspa».

L’insulto di Matteo Salvini ha suscitato un coro di polemiche, costringendo il vicepremier leghista a tornare sul tema. «Roba da matti. Il problema non è una zingara che minaccia di morte il ministro dell’Interno, vivendo in un campo Rom abusivo. Il problema per qualcuno è la parola ‘zingaraccia’. Io vado avanti, fino al raggiungimento dell’obiettivo zero campi rom in Italia».

Salvini e la lite con il videomaker di Repubblica: «Vai a fotografare i bimbi in spiaggia visto che ti piace tanto»

In seguito alla polemica con Valerio Lo Muzio, il videomaker che per il quotidiano Repubblica ha ripreso il figlio del ministro dell’Interno sulla moto d’acqua della polizia, Salvini ha detto: «Non parlo di figli e di minori che vanno tenuti fuori della polemica politica. Mi vergogno per chi coinvolge i bambini nella polemica politica. Vada a riprendere i bambini, lei che è specializzato e le piace tanto. Vada a riprendere i bambini in spiaggia», ha detto il ministro in conferenza stampa al Papeete Beach di Milano Marittima. Al collega che domanda al ministro se «lo rifarebbe», Salvini seccato replica come un disco: «Non parlo di bambini». E a Lo Muzio che gli chiedeva le sue scuse a nome degli agenti che l’hanno maltrattato in spiaggia mentre faceva il suo lavoro, lui replica sarcastico: «Andiamo insieme in pedalò, visto che sei maggiorenne ti posso invitare».

[CREDIT PHOTO: ANSA/FABRIZIO ZANI]

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