Quando Matteo Salvini votò il Salva Benetton

20/08/2018 di Redazione

Nel 2008 Matteo Salvini ha votato il cosiddetto “Salva Benetton”, il decreto del governo Berlusconi che concesse condizioni estremamente vantaggioso ai concessionari di Autostrade. Davanti a quella votazione, ricordata oggi da diversi esponenti del Pd tra cui Debora Serracchiani, il ministro dell’Interno replica ad Agora su Rai3: «Da parte di chi ha governato per anni e anni e ha firmato e verificato le concessioni, un buon silenzio sarebbe opportuno».

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Il governo Prodi aveva legato gli utili agli investimenti per la messa in sicurezza. Ma nel maggio 2008 il IV governo Berlusconi, appena insediato, cancellò quella norma. Sotto Prodi (quindi sotto un governo di centrosinistra) si obbligavano i gestori privati delle autostrade a legare gli aumenti dei pedaggi agli interventi di ammodernamento e manutenzione. Dal 2008, dopo il cambio sotto il governo di centrodestra, non si tentò più il ritorno allo status quo.

Sulla possibile nazionalizzazione di Autostrade, ipotesi lanciata dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, ha detto anche la sua il vicepremier e titolare del Viminale. «Nazionalizzazione? Guardando i bilanci, rispondo di sì: io non sono pro e contro Autostrade o Benetton. Non sono contro i privati, ma in questo caso il privato ha fatto un disastro. Quello che faremo noi sarà dettato non da voglia di vendetta ma di giustizia», ha detto Salvini. «Non vorrei – ha aggiunto – che a Genova si arrivasse al doppio disastro che stanno vivendo le vittime di Viareggio».

(foto copertina ANSA/SIMONE ARVEDA)

 

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