Salvini: «Se si rimane così si va al voto». Di Maio: «Ammucchiata? C’è lo 0% di possibilità»

«Premier terzo? Quarto, quinto, dodicesimo, ma chi lo vota? I voti in parlamento da dove arrivano? Dal centrodestra e io immagino dai Cinque stelle, se vogliono ragionare seriamente». Il leader della Lega Nord Matteo Salvini mette fretta a Di Maio. Rifiuta per ora il mandato esplorativo. Vuole prima verificare se esista o meno una maggioranza di governo, poi, solo dopo, vuole presentarsi come premier. «A Di Maio – ha aggiunto da Udine – chiedo se vuole ragionare o se preferisce il Pd, perché io ho visto che dice dialogo col Pd e anche con Renzi… auguri».

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Sono parole nette. Frasi che dovrebbero mettere sotto pressione i 5 stelle dopo il vertice di ieri ad Arcore con un centrodestra uscito compatto e unito verso nuove consultazioni. Di Maio non vuole Silvio Berlusconi, Salvini non vuole mollare gli alleati di coalizione.

Così, ancora una volta, lo sblocco arriva dal Carroccio. «A Di Maio chiederò un incontro – ha aggiunto – volentieri, sulla disponibilità a venirci incontro per fare. Gli italiani chiedono di fare. Al di là dei veti o delle simpatie, facciamo qualcosa o no? Se la risposta è no, i numeri sono numeri, si torna al voto».

Di Maio nel mentre affida su Twitter la sua replica.  «C’è lo 0% di possibilità che il MoVimento 5 Stelle vada al governo con Berlusconi e con l’ammucchiata di centrodestra». Della serie o molli Silvio o non si fa nulla.

MATTEO SALVINI E LO SPETTRO DEL MOLISE

Per Salvini l’accordo di governo non passa per il risultato delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, in programma il prossimo 29 aprile. «No – ha risposto ai cronisti che glielo chiedevano – le partite romane sono distinte da quelle lombarde, friulane, siciliane o venete». Sarà, ma la partita delle regionali influirà inevitabilmente le prossime mosse del Colle. E l’esito verte molto sul risultato che si avrà in Molise, dove i pentastellati sono molto seguiti. In quel caso, con un centrodestra vincente da Campobasso a Isernia, il peso di Silvio Berlusconi potrebbe decisamente aumentare. In Friuli invece è partita aperta tra la Lega, molto popolare e il centrosinistra. Ma la vittoria non è scontata. Per questo oggi Salvini sta girando in lungo e in largo tutta la Regione.

«La Lega ha fatto più di un passo indietro. Per eleggere i presidenti di Camera e Senato noi non abbiamo chiesto niente e non abbiamo ottenuto niente. Mi piacerebbe che anche gli altri usassero lo stesso buon senso e la stessa generosità», ha spiegato. «Se rimangono sulle stesse posizioni – ha concluso – o io o nessuno, l’unica via che rimane è quella del voto, non vedo altre soluzioni».

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