Salvini sulla cittadinanza a Rami: «Che c’entra Di Maio? Ho deciso da solo, non ragiono a capocchia»
27/03/2019 di Enzo Boldi
Rivendicare tutto, perché anche questo fa campagna elettorale. Matteo Salvini ha incontrato questa mattina gli 11 carabinieri protagonisti dell’intervento sul pullman di San Donato Milanese e la classe del giovane Rami, a cui ha dichiarato di aver acconsentito al rilascio della cittadinanza italiana in anticipo per il suo gesto eroico. Nei giorni scorsi lo stesso ministro si è contraddetto più volte su questo tema, mentre Luigi Di Maio è andato dritto per la sua strada parlando immediatamente di concessione opportuna. Ora, però, il leader della Lega rivendica la paternità di questa sua decisione.
«Accolgo i suggerimenti di tutti, sono rispettoso ed ascolto per natura ma in questo caso mi sono convinto da solo prendendo il tempo che deve prendere un ministro per dire di sì o di no a ragion veduta e non a capocchia- ha dichiarato Matteo Salvini nella conferenza stampa al Viminale dopo l’incontro con i ragazzi a bordo del pullman di san Donato Milanese -. Troppa esposizione mediatica per Adam e Rami? Chiedetelo a chi li ha usati in studio per fare audience e li ha usati come una bandiera politica, e non è qui oggi. Io apposta non li ho voluti qua in conferenza stampa, ho cercato di staccare la spina a una vicenda che avrebbe solo fatto male a loro. Ho avuto la disgustata sensazione che qualcuno ha cercato di usarli».
Matteo Salvini rivendica la cittadinanza a Rami e Adam
Oltre agli 11 carabinieri, Matteo Salvini ha ricevuto al Viminale cinque degli studenti della scuola media Vailati, protagonisti di quel brutto episodio di cronaca che ne ha messo a rischio la vita. C’erano Aurora, la ragazza presa in ostaggio da Sy; Fabio, il giovane che ha tentato di far ragionare l’autista; Nicolò, il ragazzo che si è offerto come ostaggio per salvare i suoi compagni. Infine Adam e Rami che hanno avuto la freddezza di nascondere il proprio telefono e avvisare i carabinieri.
«Il 99% degli italiani è contrario allo ius soli»
Proprio su di loro si è acceso un vecchio dibattito sullo Ius soli, cioè la cittadinanza a chiunque nasca nel nostro Paese a prescindere dalle origini dei propri genitori. E Matteo Salvini è convinto che sia giusto andare avanti senza: «Per il 99% degli italiani la legge italiana sulla cittadinanza funziona. Il dibattito sullo ius soli non esiste, non si pone». Una statistica con numeri ragionati a capocchia.
(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)