Matteo Renzi non risponderà con un fallo di reazione «al fallo da dietro del premier»

Un dibattito davvero zero appassionante e che pure potrebbe significare molto per le sorti del governo italiano. Matteo Renzi continua a pungolare il premier Giuseppe Conte sul tema della prescrizione, anche se in realtà – a parole – afferma di volersene stare buono, senza rispondere con «falli di reazione al fallo da dietro del presidente del Consiglio». Insomma, l’utilizzo di metafore calcistiche per fotografare l’attuale situazione del governo.

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Matteo Renzi e il si spera ultimo post su Facebook sulla prescrizione

Mentre la riforma del processo penale continua il suo iter, a braccetto con quella della prescrizione, Italia Viva si sfila dalla corsa e Matteo Renzi promette di scrivere soltanto questo ultimo post sulla tematica. «La posizione del Lodo Conte – scrive il leader di Italia Viva – è incostituzionale secondo i principali esperti. Cercheremo di cambiarla in Parlamento prima che venga bocciata dalla Corte Costituzionale come già avvenuto in settimana alla Legge Bonafede». 

Renzi vuole stare in maggioranza, ma se Conte vuole cacciarlo si offre per andarsene

Il fatto di aver sollevato il polverone su questa situazione – cosa che Renzi ha definito una battaglia sui principi, con Italia Viva che non accetterà mai il giustizialismo – non vorrebbe, almeno nelle intenzioni del leader di Italia Viva, avere un effetto sulla tenuta del governo. Ma, di fatto, la situazione è già destabilizzata. E Renzi continua ad approfittare di tutto questo, pungolando ancora una volta i suoi alleati di governo sulla tenuta della maggioranza: «Se il Premier vuole cacciarci, faccia pure: è un suo diritto! E Conte è il massimo esperto nel cambiare maggioranze – dice -. Se hanno pronto un Conte Ter senza di noi, prego, si accomodino. Noi pensiamo all’Italia e teniamo alte le nostre battaglie. Buona giornata a tutti! Qui a Firenze c’è un sole bellissimo, sembra già Primavera».

Il sasso tirato e la mano nascosta. Sembra davvero molto semplice passare per quelli che vogliono che le cose, in maggioranza, restino così come sono, pur votando sempre – una costante, nelle ultime settimane – insieme alla minoranza di centro-destra.

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