Mattarella contro la superficialità sui social: «Si prende posizione ancor prima di informarsi»

Tra le tante frasi che sono emerse dal discorso di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, una soprattutto incarna maggiormente lo spirito con cui abbiamo sempre cercato di condurre la nostra azione di informazione. Riguarda soprattutto i social network, il loro utilizzo, l’impiego a volte compulsivo che ne fanno gli utenti. Pur rappresentando, potenzialmente, uno strumento di confronto importante, a volte sono semplicemente uno sfogatoio.

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Mattarella e il discorso di fine anno sui social network

Il presidente della Repubblica, nell’ultimo giorno dell’anno, ha affermato: «Abbiamo bisogno di preparazione e di competenze. Ogni tanto si vede affiorare invece la tendenza a prendere posizione ancor prima di informarsi». Non c’è frase che confermi meglio di questa la moda dell’ultimo decennio, quello in cui i social media si sono affermati con prepotenza, entrando a far parte del nostro quotidiano, anzi fagocitandolo.

Prima dire e poi sapere, purtroppo, è una tendenza ormai sdoganata. Sempre sui social network, Mattarella ha insistito: «Sono un’occasione per  ampliare le conoscenze, ma a volte si trasformano in uno strumento per denigrare, anche trasformando i fatti». Un riferimento piuttosto esplicito all’odio in rete e a tutti quei fenomeni di bullismo di cui anche lo stesso presidente della Repubblica è spesso vittima. Si ricordi il caso della richiesta di impeachment all’indomani della rinuncia di Giuseppe Conte a formare il governo dopo il no di Mattarella a Paolo Savona come ministro dell’Economia. Da quel momento in poi, partì una vera e propria campagna d’odio contro la prima carica dello Stato, che ha anche avuto effetti legali, con l’accusa di vilipendio per figure pubbliche, ma anche per semplici utenti dei social network.

I riferimenti all’attualità di Sergio Mattarella

Poi, Mattarella ha sottolineato come l’Italia debba essere quella del genio e della cultura, quella che garantisce un futuro lavorativo stabile con salari adeguati alle nuove generazioni, quella che deve avere responsabiltà – e questo è un passaggio politico che sembra un invito ai partiti – nella gestione della vita pubblica. Infine, i puntuali riferimenti alla cronaca e all’attualità: il ricordo dell’acqua alta record a Venezia e della tragedia dei vigili del Fuoco nell’Alessandrino, passando per il sacrificio del sindaco di Rocca di Papa e per Luca Parmitano, primo italiano alla guida della stazione spaziale.

FOTO: Sergio Mattarella, foto dall’account Twitter del Quirinale

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