La messa in stato d’accusa per attentato alla Costituzione contro Mattarella non ha alcuna base giuridica

Lai messa in stato d’accusa per attentato alla Costituzione contro Mattarella annunciata dal Movimento 5 Stelle e da Fratelli d’Italia non alcuna bae giuridica. Come spiega oggi Marzio Breda sul Corriere della Sera, per iniziare un procedimento penale contro il capo dello Stato è necessaria individuare una fattispecie di reato, al fine di rispettare il principio di legalità in materia penale.

Mattarella non può essere accusato di attentato alla Costituzione

Questa fattispecie di reato è descritta nell’articolo 283 del codice penale, che prevede come «chiunque con atti violenti commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o della forma di governo, è punito con la reclusione non inferiore a 5 anni». A meno di pensare che un esercizio di prerogativa costituzionale del presidente della Repubblica quale la nomina dei ministri sia un atto violento, si nota come uno dei due capi d’accusa possibili per la richiesta della messa in stato d’accusa del capo dello Stato sia semplicemente impossibile. Questo è uno dei motivi per cui i 5 Stelle, come Di Battista ieri a Otto e mezzo, si concentrino più sull’alto tradimento, citato dall’articolo 90 della Costituzione come una delle due fattispecie imputabili al presidente della Repubblica per atti compiuti durante il suo mandato. Anche l’alto tradimento però è impossibile da imputare a Mattarella, a meno di presuppore una intesa del Capo dello Stato con potenze straniere atta a pregiudicare gli interessi nazionali o, addirittura, a sovvertire l’ordinamento costituzionale.

Mattarella
ANSA/ PAOLO GIANDOTTI

Nulla di tutto questo è compatibile con un eventuale confronto del presidente della Repubblica con i partner europei, giusto per anticipare commenti più svarionati, come tra l’altro fatto ieri da Di Battista in merito alla Germania. La messa in stato d’acusa per attentato alla Costituzione o alto tradimento contro Mattarella è una pura buffonata, strumentale e propagandistica, che al massimo si potrà tradurre in una altrettanto improbabile mozione parlamentare di cui nessuno, giustamente, si ricorderà.

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