Massimo Galli: «Gli italiani hanno scoperto che in Italia non si producono farmaci e mascherine» | VIDEO

08/04/2020 di Enzo Boldi

L’emergenza sanitaria ha messo in mostra molti dei limiti del sistema Italia. Uno di questi, forse quello principale per una gestione oculata della situazione, è stato messo in evidenza dal professore Massimo Galli. Il primario del reparto di Infettivologia dell’Ospedale Sacco di Milano ha infatti sottolineato come la situazione che stiamo vivendo abbia fatto aprire gli occhi agli italiani su numerosi e fondamentali aspetti. Il primo fra tutti: nel nostro Paese non si producono le tanto agognate mascherine e, tantomeno, farmaci.

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«Gli italiani si sono accorti che non crescono sugli alberi molti farmaci, ma anche molte cose che questo Paese non produce – ha detto Massimo Galli nel corso del suo collegamento in diretta con Agorà, su Rai 3 -. In un sistema internazionale di commercio e di scambi, noi siamo in molti settori vitali scoperti. Non abbiamo una vera produzione nazionale».

Massimo Galli e lo specchio della realtà italiana

Lo stesso primario del reparto di Infettivologia dell’Ospedale Sacco di Milano, ha proseguito: «Io non pretendevo che ci si riconvertisse in pochi minuti, però questa è una condizione su cui pensare per il futuro. Non possiamo non essere parte di un tutto all’interno a livello internazionale, ma non possiamo anche essere nelle condizioni che nel momento in cui ci troviamo nel bisogno, dipendiamo completamente o quasi completamente da una produzione internazionale».

La produzione di farmaci e mascherine

Massimo Galli sottolinea che il dipendere da produzioni non nazionali porta inevitabilmente ad alcune lacune dato che potrebbe venire a mancare in casi di straordinaria emergenza come quella che stiamo vivendo. E non si parla solamente delle mascherine, ma anche della produzione di farmaci nel nostro Paese.

(foto di copertina: da Agorà, Rai 3)

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