La Procura di Roma chiede il rinvio a giudizio per Massimo Ferrero

19/06/2019 di Enzo Boldi

Le accuse contro Massimo Ferrero sono pesanti e, se venisse accolta la richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti (e di altre quattro persone) fatta dalla Procura di Roma, il patron della Sampdoria rischierebbe grosso. Oltre al numero uno blucerchiato, sono coinvolti (secondi i pm) anche la figlia Vanessa, il nipote Giorgio e i due manager Marco Valerio Guercini e Andrea Diamanti. L’udienza preliminare è stata fissata per il 20 settembre prossimo.

La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito della stessa indagine che – lo scorso novembre – portò ad alcuni sequestri per un valore di circa 2,6 milioni di euro. Parte di quei fondi e valori bloccati e congelati, poi venne parzialmente annullato con l’intervento del Tribunale del Riesame. Oggi, però, il pm di Roma Maria Sabina Calabretta e il procuratore aggiunto Rodolfo Sabelli hanno ribadito la loro accusa a Massimo Ferrero e a sua figlia: essersi appropriati «indebitamente delle somme accreditate con bonifico estero» per la vendita  del calciatore Pedro Obiang (ceduto al West Ham il 17 giugno 2015) per un totale di 1.159.000 euro.

Chiesto il rinvio a giudizio per Massimo Ferrero

E non c’è solo questo. Secondo la Procura di Roma – che ha effettuato le sue indagini basandosi sul lavoro della Guardia di Finanza che era già intervenuta nel mese di novembre – ha valutato anche le aggravanti «di aver cagionato alla Uc Sampdoria spa un danno patrimoniale di rilevante entità e di aver commesso il fatto abusando di relazioni d’ufficio».

L’apertura a Francesco Totti

Una storia molto delicata che potrebbe compromettere il futuro dei vertici della Sampdoria. Nelle ultime ore, tra l’altro, era stato lo stesso Massimo Ferrero ad aprire le porte e le braccia per un approdo di Francesco Totti – appena dimessosi dalla Roma – per un ruolo nella dirigenza blucerchiata. Ora questa notizia di richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti che non lascia per niente tranquilli i tifosi doriani.

 

(foto di copertina: ANSA/SIMONE ARVEDA)

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