Il patron del Papeete si candida con la Lega: «Salvini è come Pantani»
17/04/2019 di Enzo Boldi
Tra i candidati della Lega alle prossime elezioni europee – in programma il prossimo 26 maggio – spunta anche quello di Massimo Casanova. Questo nome, forse, ai più non dirà molto, ma si tratta del proprietario Papeete Beach, il famoso stabilimento della movida di Milano Marittima dove spesso e volentieri Matteo Salvini trascorre alcuni giorni delle sue ferie estive. Casanova, al momento proconsole del Carroccio in Puglia, attende la promozione dalle urne europee per entrare a far parte dei leghisti che andranno a Bruxelles.
Per parlare del suo ‘Capitano’, Massimo Casanova ha deciso di utilizzare un mostro sacro dello sport italiano: «Il mio amico Salvini è un trascinatore di folle – ha detto il candidato della Lega all’AdnKronos -. Un fuoriclasse della politica come lo era un altro mio amico, Marco Pantani, che quando correva in bici aveva le famiglie ai bordi della strada ad applaudirlo». E lui, romagnolo doc, non si è tirato indietro da questo florilegio nei confronti del leader della Lega che ha deciso di promuoverlo prima come proconsole in Puglia e poi di inserire il suo nome nella lista dei candidati del Carroccio nella Circoscrizione Sud.
Massimo Casanova, il patron del Papeete candidato con Salvini
Massimo Casanova, poi, dice di essere un leghista da sempre, fin dai tempi di Umberto Bossi a cui diede il suo primo voto, con tanto di sala dedicata al Senatur quando nel 1987 nessuno voleva concedergli spazio durante i suoi comizi elettorali a Milano Marittima. Ora, però, il futuro del Carroccio si chiama Matteo Salvini, per cui nutre una stima incondizionata: «Con lui c’è stata la svolta – prosegue il patron del Papeete – la decisione di mettermi in gioco, lui se lo merita, perché è un uomo intelligentissimo, serissimo, onestissimo, con una visione dello Stato che ci accomuna».
L’indagine per presunti abusi edilizi
Nel suo recente passato anche un’indagine per presunti abusi edilizi nella sua tenuta ‘Bosco Isola’, dove in passato ha ospitato anche lo stesso Matteo Salvini. L’inchiesta – culminata con la visita degli uomini della Guardia di Finanza lo scorso 19 marzo -, coordinata dalla Procura di Foggia e condotta dagli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Bari, ha portato ad alcuni sopralluoghi all’interno della tenuta di Massimo Casanova, e riguarda alcune irregolarità edilizie presenti sulla documentazione di proprietà.
(foto di copertina da Foggia Today)