Le 600mila mascherine distribuite ai medici dalla Protezione Civile che non sono autorizzare per uso sanitario

01/04/2020 di Enzo Boldi

Un altro colpo di scena, l’ennesimo, nella questione delle mascherine distribuite ai medici italiani. Questa volta ad annunciarlo è Filippo Anelli, presidente dell Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), in una lettera inviata ai vari presidenti dei diversi ordini regionali. Le 600mila consegnate ieri dalla Protezione Civile non sono adeguate e non possono esser utilizzate per uso sanitario. La lettera in cui si chiede di non autorizzarle cita anche un colloquio avuto con il commissario Domenico Arcuri.

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«Il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri mi ha appena informato che le mascherine contenute in involucri che riportavano la dizione ‘maschere Ffp2 equivalenti’, inviati dalla Protezione civile in data odierna agli Ordini dei medici dei capoluoghi di Regione, non sono dispositivi autorizzati per l’uso sanitario dalla Protezione civile», è scritto nella lettera firmata da Filippo Anelli e indirizzata ai presidenti degli Ordini Regionali.

Le mascherine ffp2 non per uso sanitario

Si tratta di un lotto da 600mila mascherine spedite dalla Protezione Civile, ma che lo stesso dipartimento non ha autorizzato per l’uso sanitario. «Vi chiede, quindi, di sospendere immediatamente la distribuzione e l’utilizzo di quanto ricevuto – prosegue Filippo Anelli nella sua lettera -, informando nel contempo eventuali medici o strutture che ne fossero già in possesso».

Il caos che regna imperante

Le mascherine ffp2 equivalenti sono state ricevute dai vari Ordini Regionali dei Medici Chirurghi e Odontoiatri nella giornata di ieri. A quanto pare, però, lo stesso commissario Domenico Arcuri avrebbe sottolineato come quei prodotti non siano utilizzabili dal punto di vista sanitario. L’ennesimo capitolo di una confusione inspiegabile su questi introvabili, ma fondamentali, strumenti di protezione per i medici.

(foto di copertina: free commons da Pixabay)

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