Drop, la mascherina made in Ragusa riutilizzabile all’infinito

22/04/2020 di Enzo Boldi

Un dispositivo di protezione riutilizzabile all’infinito e a bassissimo impatto ambientale. Questa è l’idea inseguita – e in fase di realizzazione – da parte di Cappello Group, un’azienda di Ragusa che ha realizzato la mascherina Drop. Si tratta di uno strumento che mantiene la propria funzionalità nel tempo, con la struttura – l’hardware – principale lavabile e sterilizzabile quotidianamente, con il solo cambio del filtro. Un progetto che potrebbe vedere la luce molto presto. L’inizio della produzione, infatti, potrebbe arrivare entro la fine di maggio. Si attendono le certificazioni sanitarie, ma i primi test effettuati all’interno degli stabilimenti siciliani sembrano dare riscontri molto positivi in termini di protezione.

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«La nostra idea è nata tra le fine di febbraio e l’inizio di marzo – racconta a Giornalettismo Giorgio Cappello, Ceo di Cappello Group -. Il nostro responsabile della sicurezza stava cercando in tutti i modi di approvvigionare un quantitativo sufficiente di dispositivi per la sicurezza dei reparti e delle famiglie dei lavoratori. Ma ci siamo trovati di fronte a richieste esorbitanti. Abbiamo provato ad avere un contatto con un canale cinese, ma i tempi di consegna erano troppo lunghi e i prezzi erano alle stelle». Cosa fare per colmare il fabbisogno? Ingegnarsi e fare di necessità virtù. Per questo, dopo alcuni studi, è nato il progetto della mascherina Drop.

Cos’è la mascherina Drop

Si tratta di un dispositivo di protezione riutilizzabile all’infinito. Il corpo dell’hardware è realizzato in gomma anallergica e, sulla parte frontale, c’è un filtro intercambiabile da sostituire al termine di ogni giornata. Qualora questa iniziativa vedesse la luce – come potrebbe essere con la produzione prevista entro il 31 maggio – si potrebbe avere sul mercato una mascherina Drop le cui funzionalità sono molto semplici: dopo aver utilizzato il dispositivo, tolgo il filtro e lo getto, lavo il corpo della maschera (in acqua calda, a 60°), lo disinfetto, cambio il filtro e posso tornare a utilizzarlo.

«Stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità – prosegue Cappello -. Siamo partiti da un progetto di massima, siamo passati a uno esecutivo, alla prototipazione e alle prove interne, fino alla messa a punto della nostra mascherina Drop. Il tutto in attesa di avere anche una validazione sanitaria. Io sono molto fiducioso perché quel che stiamo realizzando mi dà molta sicurezza per l’attenzione ai dettagli che la nostra azienda ha avuto».

Sicurezza e rispetto per l’ambiente

Un progetto che, come sottolineato dallo stesso Giorgio Cappello, è anche molto attento all’impatto ambientale. Il filtro, unico elemento deperibile della mascherina Drop (che è stata progettata anche in una versione con un pannello protettivo per gli occhi, molto utile per gli operatori sanitari) ha un diametro di 57 millimetri, molto meno rispetto alla quantità di tessuto che forma la classica mascherina chirurgica usa e getta.

«Nei nostri 55 anni di attività, non ci siamo mai occupati di strumenti medicali. Nei nostri tre stabilimenti, infatti, lavoriamo nei serrati per alluminio, nel fotovoltaico e nella zincatura – spiega a Giornalettismo Giorgio Cappello-. Abbiamo sentito l’esigenza di provare a creare un qualcosa per dare una mano all’Italia in questo periodo così difficile. Non è stata una riconversione industriale, ma un’iniziativa per dare un contributo al nostro Paese.

I tempi, i costi e le donazioni

È ancora presto per avere un’idea reale del costo al pubblico della mascherina Drop. Giorgio Cappello ci ha rivelato che il prezzo potrebbe essere pari a quello di due mascherine ffp2 (o ffp3). Insomma, facendo un rapido calcolo di quanto si può trovare online, si parla di una cifra di poco superiore ai 10 euro. Il tutto, poi, prevede la consegna di filtri di ricambio per almeno un mese. Ma la produzione avrà una precedenza ben definita e sarà un omaggio al nostro Paese e a chi è in prima linea per combattere contro il Coronavirus: «Il primo passo, da quando inizieremo la produzione – ha detto il Ceo di Cappello Group – sarà quello di donare prodotti per un valore di 100mila euro al dipartimento di Protezione Civile della Sicilia e agli operatori sanitari di Ragusa. Da quando si è iniziato a parlare della nostra iniziativa, abbiamo già ricevuto oltre 2mila mail di richieste».

(foto di copertina: da sito DropMask)

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