Mariolina Sattanino: «I cinesi ci hanno messo in questo guaio, per questo ci mandano 4 mascherine»
20/04/2020 di Redazione
La sfida infinita Italia-Germania. Si intitola così la puntata di Otto e Mezzo del 20 aprile. Tra gli ospiti, anche l’ex corrispondente Rai Mariolina Sattanino che è intervenuta sulla grande tematica del Consiglio Europeo di giovedì e sulla delicata posizione dell’Italia in mezzo a tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea. La giornalista, che ha partecipato al dibattito con Andrea Scanzi, Gianrico Carofiglio e con il direttore di Die Zeit Giovanni Di Lorenzo, è una europeista convinta e, per questo motivo, si augura che il nostro Paese trovi una soluzione con gli altri stati membri.
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Mariolina Sattanino e i cinesi che ci hanno cacciato in questo guaio
Anche perché, a quanto pare, la giornalista italiana non condivide gli appelli che sono stati fatti alla solidarietà del governo cinese, del governo russo e di quello cubano che, secondo una certa narrazione, hanno rappresentato in questo momento storico il vero e concreto aiuto che l’Italia ha ricevuto nel corso dell’emergenza coronavirus. Secondo Mariolina Sattanino, dovrebbe esserci più gratitudine nei confronti dei Paesi dell’Unione Europea che, dopo un primo momento di effettivo egocentrismo, hanno comunque offerto alcune soluzioni – anche a livello economico – all’Italia.
Nell’analizzare questo discorso, tuttavia, Mariolina Sattanino si lascia andare a una frase molto forte nei confronti della Cina. «Dio solo sa – ha affermato – se non sono stati i cinesi a cacciarci in questo guaio. Ci mancherebbe pure che non ci mandassero sette mascherine e tre camici». Insomma, sebbene arrivata al termine di un ragionamento che aveva il fine nobile di allineare la discussione sui valori dell’europeismo, la Sattanino ha assegnato una sorta di peccato originale alla Cina, focolaio primario dell’epidemia di coronavirus.
Le frasi di Mariolina Sattanino hanno creato dibattito tra i commentatori della puntata di Otto e Mezzo del 20 aprile. Alcuni sostengono il suo ragionamento, mentre altre persone hanno fatto notare che una frase del genere, pronunciata da chi è stata professionista dell’informazione, corrispondente da New York e da Bruxelles, responsabile della struttura Rai Quirinale fino al settembre del 2019, non sembra essere adatta ai ruoli ricoperti in passato.