Mario Michele Giarrusso espulso dal Movimento 5 Stelle
22/04/2020 di Enzo Boldi
Il Movimento 5 Stelle decide di perdere altri pezzi sia al Senato che alla Camera dei deputati. Questa mattina, infatti, è stata comunicata l’espulsione di Mario Michele Giarrusso e di Nicola Acunzo. Gli ormai ex pentastellati erano in ritardo con le rendicontazioni. La decisione arriva qualche giorno dopo la stessa scelta, ma per motivi diversi, fatta dal partito nei confronti del consigliere Regionale del Lazio Davide Barillari, da mesi in polemica aperta con la base.
LEGGI ANCHE > Il senatore Giarrusso: «Il gesto delle manette al Pd? Io, manettaro, non chiedo scusa»
Se il caso di Nicola Acunzo muove poco gli equilibri all’interno della maggioranza, l’espulsione di Mario Michele Giarrusso potrebbe provocare un clima di ulteriore instabilità. Non tanto per la sua figura politica, ma perché in Senato i numeri sono molto risicati e, qualora dovessero esser prese altre decisioni simili, non ci sarebbe più la possibilità di contare su un numero di parlamentari di maggioranza a Palazzo Madama che dovrebbe, dunque, sperare a ogni votazione di coinvolgere personalità confluite nel Gruppo Misto.
Mario Michele Giarrusso espulso dal Movimento 5 Stelle
Mario Michele Giarrusso, così come l’attore Nicola Acunzo (eletto attraverso i collegi uninominali nel 2018), era in ritardo con le rendicontazioni e le restituzioni, mantra del Movimento 5 Stelle. Il senatore non avrebbe restituito nulla, secondo quanto consultabile sulla piattaforma pentastellata, da oltre un anno a questa parte. Una decisione che non era segreta dato che lo stesso parlamentare aveva detto a più riprese che quei soldi gli servivano per la copertura di spese legali.
Il caso di Nicola Acunzo
Nicola Acunzo, invece, aveva annunciato già in passato – con un’intervista all’AdnKronos – di aver sospeso i suoi rimborsi per una questione politica: «Affinché avvenga un chiarimento sul cambio di modalità dei versamenti. Mi devono ammazzare se non mantengo l’impegno con i cittadini e con il M5s, ma la modalità deve essere quella del 2018».
(foto di copertina: da pagina Facebook di Mario Michele Giarrusso)