Mario Giordano dice che ci mandano la polizia a casa, anche se Conte ha assicurato che non succederà

Ai siparietti di Mario Giordano a Fuori dal Coro siamo ormai abituati e quello sulle feste private non poteva mancare. A poche ore dall’uscita del Dpcm che sconsiglia fortemente alle persone di riunirsi nelle case in più di sei amici e familiari non conviventi, Mario Giordano e la sua redazione hanno voluto parlare della questione accusando Conte e il governo di volerci mandare la polizia in casa. Come già ha fatto Salvini – anticipando addirittura la firma del Dpcm ieri mattina – e parlando di psico-polizia e di clima orwelliano, la sera è andato in onda il siparietto di Mari Giordano.

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Mario Giordano feste private: siparietto con lancio di torta finale

A Fuori dal Coro Giordano ha voluto insistere con la narrazione iniziata da Salvini. In studio Giordano si è fatto trovare seduto attorno a un tavolo imbandito per una cena bloccando tutto: «Non ti hanno detto niente non si possono fare le feste, non si invita più nessuno non più di sei persone». Manda via la «zia Concetta e la zia Mariuccia» perché «le regole si rispettano sempre». Arriva la stoccata: «Quando le regole ti dicono cosa devi fare tu a casa tua, addirittura ti minacciano di mandare la polizia a casa a controllare, io sai cosa ne faccio di questa torta?». La scenetta si conclude con il conduttore che lancia la torta contro la telecamera «a loro, quelli che parlano così».

Nessuno minaccia di mandare la polizia nelle case dei cittadini

Una narrazione che non ha più senso e che corrisponde a una bufala. Nessuno ha detto che la polizia arriverà nelle case degli italiani e, anzi, Conte stesso ha chiarito che si tratta di una raccomandazione per gli italiani. Non solo il governo ma il buon senso hanno finora guidato i cittadini – quelli che l’hanno seguito – nella comprensione del fatto che fare feste con molte persone e incontrarsi con sconosciuti non è l’idea migliore per contenere il contagio. Non è quindi questione di imposizioni o di polizia che entra in casa, quindi, ma solo di buon senso e di collaborazione- evitando di riunire troppe persone in casa – affinché si possa uscire il prima possibile dalla situazione che stiamo vivendo.

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