Sparò a un ladro uccidendolo, Matteo Salvini lo invita al Senato

25/03/2019 di Enzo Boldi

Lo aveva già fatto e lo continuerà a fare. Almeno fino a mercoledì, quando il Senato dovrebbe approvare – il condizionale è d’obbligo, anche se i numeri non dovrebbero regalare sorprese – la legge sulla legittima difesa, mantra delle Lega da anni. E così Matteo Salvini ha deciso di invitare a Palazzo Madama, proprio nel giorno del voto, Mario Cattaneo, l’oste che nel 2017 sparò a un ladro che si era intrufolato nella propria abitazione, uccidendolo. È lui, secondo il ministro dell’Interno, l’emblema di come le normative debbano essere cambiate.

L’episodio di cronaca avvenne a Gugnano, in provincia di Lodi, il 10 marzo 2017. Mario Cattaneo, di professione oste nel suo locale Osteria dei Amis, sparò con il suo fucile contro un ladro che si era intrufolato nel suo appartamento. Il bottino del furto era stato abbastanza magro, con qualche sigaretta rubata e la sottrazione di circa 60 euro. Ma l’uomo decise di sparare comunque. Da allora Mario Cattaneo è a processo con l’accusa di eccesso di legittima difesa e l’approvazione della nuova legge potrebbe andare proprio in suo aiuto.

L’oste Mario Cattaneo invitato da Salvini al Senato

Domenica, nel suo locale di Gugnano, Mario Catteneo ha anche organizzato un incontro con altre persone che hanno subito furti nelle proprie abitazioni o nelle loro imprese, spiegando loro come il suo futuro potrebbe cambiare con l’approvazione di questa nuova legge voluta fortemente da Matteo Salvini: «Il mio processo continuerà, ma lo vivrò con uno spirito diverso», ha commentato l’oste a Il Giorno.

L’emblema della lotta per la legittima difesa

Il suo è il caso emblema della lotta di Matteo Salvini a favore di una nuova legge sulla legittima difesa. E non dall’ultima ora, ma fin dall’inizio. Il leader della Lega, infatti, espresse immediata solidarietà a Mario Cattaneo fin dai giorni successivi al tentativo di furto e all’uccisione del ladro, con tanto di visita presso la sua abitazione di Gugnano. Ora l’ospitalità sarà ricambiata con l’invito al Senato in occasione del voto di Palazzo Madama.

 

(foto di copertina: ANSA/FLAVIA MAZZA)

Share this article