Mariam Moustafa: per suo padre la giovane nata a Ostia è stata uccisa dal razzismo

Mariam Moustafa è morta dopo una ventina di giorni trascorsi in coma. La giovane ragazza italo-egiziana, nata a Ostia ma residente da diversi anni nel Regno Unito, è stata aggredita da un gruppo di ragazze che l’hanno picchiata selvaggiamente prima  a una fermata del bus e poi sul pullman. Il mancato ricovero immediato dopo il pestaggio ha aggravato le condizioni di salute della ragazza, che purtroppo non si è più ripresa dal coma.

Mariam Moustafa: per suo padre la giovane nata a Ostia è stata uccisa dal razzismo

La vicenda è particolarmente tragica e disgustosa, visto che le giovani inglesi – l’omicidio di Mariam Moustafa è avvenuto a Nottingham – hanno deriso la ragazza che avevano picchiato quando era in coma, condividendo sui loro profili Facebook un video che la ritraeva sul letto dell’ospedale, intubata.

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Secondo il padre di Mariam Moustafa l’omicidio di sua figlia non è stato causato dal bullismo, ma dal razzismo. «Non era la prima volta che Mariam veniva aggredita. Era già successo ad agosto, le avevano rotto la gamba e picchiato l’altra mia figlia di 15 anni, Mallak. Avevamo sporto denuncia, ma non abbiamo ottenuto niente. Mariam era una studentessa modello, era appena stata ammessa alla facoltà di ingegneria e nonostante fosse romana erano evidenti le sue origini egiziane.

 

La chiamavano “rosa nera” e l’hanno picchiata. La polizia ci ha rilasciato il numero della pratica, ma non il verbale della nostra denuncia. Per questo avevamo bisogno di aiuto quando è stata di nuovo aggredita il 20 febbraio. Per poter facilitare le indagini e trovare le colpevoli», racconta Hatim Dawod Moustafa a La Stampa.

 

Il padre di Mariam Moustafa si è trasferito nel Regno Unito nel 2013, dopo aver vissuto molti anni in Italia. Mariam Moustafa è nata in Italia, ed era una nostra concittadina. La sua morte sta comprensibilmente creando un caso diplomatico tra Regno Unito ed Egitto, visto che per il momento le autorità inglesi sono state fin troppo caute nelle indagini su quello che appare come un omicidio gravissimo.

 

Foto copertina: ANSA/Facebook

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