Mare Jonio, Michele Santoro: «Arrestate Salvini»
19/03/2019 di Gaia Mellone
«Arrestate lui». Il titolo secco dell’editoriale di Michele Santoro non lascia spazio a fraintendimenti. Il giornalista interviene sul caso della nave Mare Jonio, posta sotto sequestro probatorio dalla guardia di Finanza, scagliandosi in particolare il giornalista contro le richieste di arresto avanzate da Matteo Salvini: «È il ministro della guerra civile».
Michele Santoro contro Matteo Salvini sul caso Mare Jonio: «Arrestate lui»
Michele Santoro scrive sul suo sito che «di fronte al mondo civile mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di avere un Ministro dell’Interno che si chiama Matteo Salvini». Il giornalista ha pubblicato un editoriale breve ma molto preciso, in cui accusa il vicepremier di aver trasformato il Viminale «che dovrebbe essere la casa sicura di tutti, in un’agenzia di pubblicità al servizio di un partito». Altro che ministro dell’Interno: il leader del Carroccio viene descritto da Santoro come«il ministro della guerra civile», che «trattiene impunemente gente inerme in ostaggio, si sostituisce ai magistrati nell’indicare reati, celebra processi sommari pronunciando a mezzo stampa sentenze che prevedono il carcere per chi non condivide la sua disumanità».
Azioni che lo rendono «un pericolo per la nostra democrazia», e che Santoro non è più disposto a sopportare o sottovalutare. Il giornalista continua spiegando tutti i motivi per cui bisognerebbe reagire contro le politiche e i messaggi del leader del Carroccio: dal dialogo aperto con i fascisti fino alla partecipazione al Convegno sulla famiglia di Verona, opera di tradizionalisti che «che insorgono contro i diritti civili e la libertà della donna». Michele Santoro accusa Matteo Salvini di star violando i principi della Costituzione, la stessa che ha solennemente giurato di rispettare. «Se c’è uno che va processato è lui. Se c’è uno che ha invaso la nostra vita è lui. Se c’è uno che va arrestato è lui.»
(credits imamgine di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI)