La mare Jonio ha salvato 30 migranti, tra cui una bimba di un anno e due donne incinte

La nave Mare Jonio della rete di associazioni Mediterranea ha appena soccorso 30 persone (1 bimba di 1 anno, 3 donne di cui due incinte) da un gommone in avaria in acque internazionali, a 40 miglia al largo della Libia. L’equipaggio della nave ha già chiesto un porto sicuro al centro di coordinamento italiano.

Mare Jonio, il tweet con l’annuncio del salvataggio

L’equipaggio della nave che – oltre a Luca Casarini, ha a bordo anche un sacerdote – si è detto immensamente felice per il salvataggio di 30 vite umane. Tuttavia, è possibile che si apra un nuovo fronte di scontro con il governo italiano, sempre pronto a usare l’arma dei porti chiusi in casi come questo.

I precedenti tra governo e Mare Jonio

La mare Jonio si era resa già protagonista di un braccio di ferro con il governo lo scorso marzo, quando cercò di entrare nel porto di Lampedusa dopo aver compiuto un’operazione di salvataggio e dopo che la situazione metorologica risultava essere molto seria.

Le 40 miglia nautiche dalla Libia sono già la distanza che separa il paese nordafricano dalle acque internazionali. Dunque, come già avvenuto per il salvataggio di questa mattina della marina militare italiana, l’operazione si è compiuta in acque internazionali e non in acque di competenza della Libia. Ci sarebbero per questo motivo tutti i presupposti per accettare al più presto la richiesta di un porto sicuro in cui approdare lanciata dal capitano della Mare Jonio.

FOTO: ANSA / IGOR PETYX

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