Migranti soccorsi dalla Marina Militare, dal ministro Trenta nessuna indicazione

09/05/2019 di Enzo Boldi

«Non vorrei che ci fosse un ministro che difende i confini e qualcun altro che, invece, porta i migranti in Italia», ha dichiarato Matteo Salvini durante un comizio a Pesaro dopo esser stato informato del soccorso in mare di una quarantina di migranti da parte di una nave della Marina Militare Italiana. Il riferimento era, ovviamente, al ministro Elisabetta Trenta, già al centro di una diatriba tra Lega e Movimento 5 Stelle. Dalla Difesa, però, hanno fatto sapere che non c’è stata alcuna indicazione all’equipaggio e ai militari.

Elisabetta Trenta nega di aver dato indicazioni alla Marina Militare

«Dal ministro Elisabetta Trenta non è arrivata alcuna indicazione particolare – hanno fatto sapere all’Ansa alcune fonti della Difesa -, ma abbiamo massima fiducia nell’operato della nostra Marina Militare e dei nostri uomini e donne in uniforme». Una fiducia che, evidentemente, non sembra avere Matteo Salvini che, polemicamente, ha accusato qualche membro del governo di andare contro la sua politica sull’immigrazione e ha dichiarato di non voler concedere un porto d’attracco alla nave. Ma l’imbarcazione, essendo della Marina Militare italiana, ha diritto a fermarsi ovunque.

La Difesa, dunque, ribatte con garbo alle accuse partite dalle labbra di Matteo Salvini, smentendo quanto dichiarato dal ministro dell’Interno dal palco di Pesaro che, senza alcuna conoscenza della dinamica dei fatti – ha, infatti, specificato di aver richiesto tutta la documentazione per approfondire la vicenda – ha gettato fango sull’operato di un altro membro della maggioranza di governo, nonché suo collega ministro.

Matteo Salvini vuole chiudere i porti anche alla Marina Italiana

Dopo la nota della Marina, Matteo Salvini non ha però cambiato posizione, anzi.  «C’è una nave della Marina militare che in acque libiche ha raccolto 40 immigrati, io porti non ne do»  ha infatti ribadito lungo la giornata in cui infiammava la polemica. «O si lavora tutti nella stessa direzione o non può esserci un ministro dell’interno che chiude i porti e qualcun altro che raccoglie i migranti – ha aggiunto il Ministro dell’interno –  È vero che bisogna chiarire alcune vicende all’interno del governo». Infatti è intervenuto anche Giuseppe Conte. «Risolveremo anche questo caso – ha dichiarato il premier – Ho parlato con i partner europei. Ho raccolto la disponibilità di Malta, Francia e Lussemburgo a prendere alcuni migranti e l’Italia attende una risposta anche da Germania, Spagna e Portogallo».

Il caso Diciotti e il processo mai avviato

L’attacco, senza mai nominarla, a Elisabetta Trenta aveva riportato alla mente quanto accaduto nel caso della nave Diciotti della Marina Militare italiana che soccorse 147 migranti in balia delle onde, prima di rimanere in rada al largo del porto di Catania perché il ministero non aveva dato loro il permesso di sbarcare. La Procura decise di iscrivere Matteo Salvini nel registro degli indagati per il reato di sequestro di persona. Il processo, però, non ebbe mai inizio perché la giunta per le immunità prima e il Parlamento poi votarono per il salvataggio del leader della Lega dal giudizio dei giudici.

(foto di copertina: ANSA/CLAUDIO PERI)

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