Mara Carfagna bacchetta Salvini in aula: «Non siamo a scuola»

L’aula della camera dei deputati per un attimo si è trasformata in una aula “scolastica”. L’invito a comportarsi in maniera degna al luogo arriva direttamente dalla vicepresidente Mara Carfagna che dopo aver bacchettato il Partito Democratico per i suoi cartelli, ha richiamato all’ordine anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, gelandolo dopo la sua battuta.

Mara Carfagna bacchetta Salvini in aula: «Non siamo a scuola»

A iniziare la diatriba è stato il Partito Democratico, che un attimo prima della risposta di Matteo Salvini all’interrogazione ha alzato dei cartelli di protesta. Su quello esposto dalla deputata Alessia Morani c’era scritto un bel «49», in riferimento ai milioni che la Lega deve restituire allo Stato, mentre su quello alzato da Alessia Rotta c’era scritto «non sei il benvenuto», riprendendo gli striscioni con cui si è dovuto confrontare Matteo Salvini nei suoi ultimi comizi. «Rimuova quel cartello, sa che il regolamento non lo consente» taglia corto Mara Carfagna, dando la parola al ministro per rispondere all’interrogazione. Si alza qualche voce, e la vicepresidente richiama all’ordine l’opposizione, mentre Matteo Salvini commenta «grazie presidente, ma ognuno si diverte come può». Ecco allora levarsi altro brusio di contestazione unito agli applausi dei deputati Lega.

Matteo Salvini però tira troppo la corda, spalleggiato dai suoi: «Anche mia figlia di sei anni si diverte con i disegnini» dice, ma Mara Carfagna lo stoppa immediatamente. «Ministro,  non siamo a scuola» lo incalza Carfagna, «anche lei però abbia rispetto dell’Aula, non ricominciamo».

(Credits immagine di copertina: ANSA / LUIGI MISTRULLI)

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