Internet non è solo cloud: la grande mappa dei cavi sottomarini

Lungo i fondali di tutto il mondo sono posate quelle infrastrutture fondamentali per il traffico online

13/03/2024 di Redazione Giornalettismo

Il web viaggia via cavo. Si potrebbe pensare, erroneamente, che il viaggio dei dati da un punto all’altro del mondo avvenga in modo meramente etereo. Senza strutture tangibili. In realtà, il concetto di cloud è solo una piccolissima parte del funzionamento della rete globale connessa. Basti pensare che nella grande mappa dei cavi sottomarini che ci permettono, quotidianamente, di navigare su internet ci sono milioni di chilometri di infrastrutture che scorrono lungo i fondali. Da Nord a Sud, da Est a Ovest.

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Secondo i dati più recenti, il 99% del traffico internet globale è alimentato proprio dai cavi sottomarini. Centinaia di migliaia di chilometri che, uniti, danno un totale di oltre 1,5 milioni di chilometri. Queste infrastrutture, con il passare degli anni, si sono moltiplicate, coinvolgendo anche i grandi attori del panorama tecnologico internazionale. Questo ha portato a un incremento sempre maggiore anche per quel che riguarda gli investimenti. Si pensa che entro il 2030 il giro d’affari potrebbe toccare i 4,3 milioni di dollari.

Mappa cavi internet, quanti sono e dove passano

D’altronde è l’epoca in cui internet è diventato fondamentale per tutto. Un tempo era solamente per lavorare e per intrattenimento. Oggi, con una digitalizzazione sempre più spinta, ecco che anche le nostre più basilari azioni quotidiane avvengono sul web. Non è un caso, dunque, che il numero dei cavi sottomarini per il collegamento alla rete sia così esteso.

Mappa cavi internet

Questa mappa interattiva, realizzata dall’Osservatorio di Tlc TeleGeography, mostra come i cavi sottomarini siano ovunque. Si parla di circa 529 sistemi di cavi e 1.636 punti di atterraggio. E nel 2024 questo numero è destinato a crescere in maniera esponenziale. Da questa cartina si evince come molte zone siano già congestionate, come nel caso del Mediterraneo e del Mar Rosso.

La conformazione geografia del pianeta, infatti, limita le possibilità di passaggio dei cavi per collegare l’Europa alla zona Est del Mondo. Dunque, queste infrastrutture devono necessariamente passare lungo spazi estremamente limitati.

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