La manovra fa slittare la ‘quota 100’ e il reddito di cittadinanza

01/11/2018 di Redazione

La Legge di Bilancio è appena arrivata alla Camera dei deputati. In queste ore la presidenza di Montecitorio assegnerà il disegno di legge alla Commissione Bilancio per l’esame del testo. Non si conoscono ancora i dettagli della manovra finanziaria, di sicuro però ci sarà uno slittamento del superamento della legge Fornero con l’introduzione della cosiddetta ‘quota 100‘ e il reddito di cittadinanza. E manca il taglio delle pensioni d’oro.

La manovra rinvia reddito di cittadinanza e quota 100

Per quanto riguarda reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni con ‘quota 100’, i due provvedimenti cari al Movimento 5 Stelle, non sono in manovra e saranno introdotti soltanto nel 2019, attraverso specifici disegni di legge collegati. Il via libera arriverà «quando tutto sarà pronto», ha spiegato ieri il numero due della Lega e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. Come spiega il quotidiano Repubblica (articolo di Aldo Fontanarosa) la legge di Bilancio indica le spese necessarie per queste due misure simbolo e indica in 6,8 miliardi di euro l’impegno per il reddito di cittadinanza nel prossimo anno, ma si tratta di accantonamenti ‘virtuali’. Non a caso la Ragioneria dello Stato ha precisato che la manovra «non genera maggiori oneri sulla finanza pubblica» per l’assegno ai disoccupati e le modifiche alla Fornero. I due obiettivi sono insomma scorporati.

Ma nella legge di Bilancio manca anche il taglio alle pensioni più alte. In questo caso la sforbiciata dovrebbe essere introdotta nelle prossime settimane con un emendamento parlamentare o del governo. M5S e Lega avrebbero trovato un’intesa per tagliare gli assegni che superano i 90mila euro l’anno.

(Foto di copertina da archivio Ansa: comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Aula alla Camera in vista del consiglio europeo, il 27 giugno 2018. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

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