Nuova Zelanda, il manifesto dell’attentatore che voleva uccidere Merkel, Erdogan e il sindaco di Londra
15/03/2019 di Gianmichele Laino
Si chiama The Great Replacement ed è il manifesto postato su internet dall’attentatore di Christianchurch in Nuova Zelanda: Brenton Tarrant è il 28enne nazionalista che ha sparato, insieme a un commando formato da altre tre persone, davanti a due moschee della cittadina neozelandese. Nel manifesto ci sono tutte le dichiarazioni di intenti e le sue fonti di ispirazione.
Manifesto attentatore Nuova Zelanda: si intitola The Grat Replacement
Tarrant dice di volere la morte di Angela Merkel, Recep Tayyp Erdogan e del sindaco di Londra, il musulmano Sadiq Khan. Il suo obiettivo sarebbe quello di liberare l’Europa da tutti quelli che lui considera “invasori”: dai rom agli africani, passando per indiani, turchi, semiti. Tarrant scrive che la persona che lo ha influenzato di più è Candace Owens: un’attivista e commentatrice americana filo Donald Trump.
Nel manifesto si coglie proprio l’ispirazione di Tarrant tratta dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che viene citato come «simbolo della rinnovata identità bianca». A colpi di slogan come Remove the invaders, retake Europe (Cacciare gli invasori, riprendere l’Europa), Tarrant invita anche a uccidere «i Ceo anti bianchi perché i traditori vanno distrutti».
Nel manifesto attentatore si leggono riferimenti alla morte di Merkel, Erdogan e Sadiq Kahn
Ovviamente, c’è ampio spazio per le tesi di Anders Behring Breivik, lo stragista nazionalista norvegese, anti-Ue e xenofobo di Utoya del 2011 che causò la morte di 77 persone. Si parla apertamente di un presunto genocidio dei bianchi e si cerca di arginarlo chiamando alle armi le persone che hanno questo tipo di valori.
Brenton Tarrant è partito dalla data Vienna 1683: si tratta del fallito assedio degli Ottomani, una sorta di simbolo utilizzata anche da Breivik per la sua strage ad Utoya. Una sorta di data di riferimento. Quattrocento anni dopo, entro il 2083, l’attentatore neozelandese si prefigge l’obiettivo di eliminare tutti gli immigrati dall’Europa.
Non mancano i riferimenti all’azione di Luca Traini nel manifesto di Tarrant che conta un centinaio di pagine. Tra i suoi obiettivi pone anche «la distruzione delle moschee e dei minareti di Costantinopoli perché i turchi devono restare a est del Bosforo».