La rivolta del sud contro l’autonomia si fa a colpi di hashtag e vivande

Si firmano “rete nazionale dei ristoranti”, ma di nazionale c’è ben poco. La campagna inziata su Facebook sotto l’hashtag #mangiasud propone una forma insipida di affrontare l’autonomia differenziata, ovvero evitando di servire nei ristoranti prodotti provenienti dal Nord.

La rivolta del sud contro l’autonomia si fa a colpi di hashtag e vivande

A fare da apripista è la città di Cosenza, dove diversi commercianti, riporta Ansa, stanno esponendo cartelli con la locandina rossa che tuona «Ristorante selezionato #mangiasud» con cui annunciano che nel locale «non serviamo vini o altri prodotti del Nord». altri locali hanno usato la formula «bar deVENETizzato» e tanti saluti all’aperitivo con spritz e prosecco. Uni dei commercianti, Francesco Vivone, ha spiegato all’Ansa che «Non siamo contro nessuno, solo lavoriamo e paghiamo le tasse come tutti, dunque non ci stiamo ad essere tacciati come mantenuti dai settentrionali». «Si tratta di promuovere e di sostenere le nostre eccellenze agroalimentari – continua il gestore della macelleria-griglieria tramandata dal nonno – È protezionismo ma senza essere contro qualcuno».

Le locandine rosse sono diventate virali in poco tempo sui social, dividendo a metà l’opinione pubblica e culinaria. «Tutte le materie prime utilizzate in questo ristorante sono originarie delle regioni meridionali» si legge bianco su rosso. Il motivo che spinge la “rete nazionale ristoranti“, che però non esiste ancora come organo ufficiale, a intraprendere questa iniziativa è proprio la lotta al nord per l’autonomia differenziata intrapresa da Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, che vogliono «trattenere tutto il residuato fiscale». Cosa significa? che «le tasse pagate al Nord resteranno al Nord» continua la locandina, invitando il cliente a riflettere sul fatto che «se consumi prodotti del nord, non solo arricchisci i settentrionali, ma significa anche che le tasse che versano le imprese del nord (che pagano con i tuoi soldi) andranno a finanziare solo scuole, ospedali e strade del Nord». «E le Scuole, Ospedali e Strade del Sud chi li finanzia?» si chiede in conclusione il testo. Sui social network in molti han fatto della sana ironia, esprimendo più o meno favore per il prosecco e lo spritz. C’è anche chi evidenzia però che nelle “strutture” del Nord lavorano anche persone del sud, e chi invece invita il Sud a votare con più lungimiranza alle prossime elezioni. Insomma, una tipica discussione da fare a tavola, possibilmente tutti insieme e con varietà culinaria. 

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