Manduria, fermati otto giovani per la morte del 66enne bullizzato. Sei sono minorenni

30/04/2019 di Enzo Boldi

Dalle prime ore dell’alba di martedì, la Polizia ha iniziato a eseguire il fermo di otto persone, di cui sei minorenni, nel gruppo di quella che è stata rinominata la ‘Comitiva degli Orfanelli’, considerata la responsabile dei continui pestaggi, delle minacci e delle vessazioni psico-fisiche nei confronti del 66enne Antonio Cosimo Stano, deceduto lo scorso 23 aprile scorso dopo aver subito violenze ripetute ed esser stato bullizzato da una baby gang a Manduria, in Puglia. La Procura che ha emesso i mandati, contesta agli otto giovani fermati i reati quelli di tortura e sequestro di persona.

Gli agenti di polizia della Questura di Taranto sono intervenuti in seguito alle indagini portate avanti dalla Procura della città pugliese, guidata dal procuratore Carlo Maria Capristo. Il lavoro preliminare di inchiesta è stato portato avanti in collaborazione con la Procura per i minorenni, guidata dalla procuratrice Pina Montanaro, data la giovanissima età di molti dei ragazzi accusati di aver vessato e bullizzato il 66enne pensionato di Manduria. Il procuratore, a poche ore dal funerale dell’uomo, aveva assicurato che avrebbe richiesto «pene esemplari per i responsabili della morte» e che «Stano sarebbe ancora tra noi, se tutti quelli che sapevano, avessero informato gli organi di polizia molto tempo prima».

Otto i giovani fermati a Manduria per la morte del pensionato

Le otto persone fermate dalla polizia sono ritenute a vario titolo, al momento, gravemente indiziate in concorso dei reati di tortura, danneggiamento, violazione di domicilio e sequestro di persona aggravati, relativamente all’uccisione di Antonio Cosimo Siano avvenuta il 23 aprile scorso. L’uomo, infatti, sarebbe morto in casa in seguito dei continui atti vessatori subiti negli anni e ripresi dai giovani anche con i loro smartphone. I video dei loro ‘atti’ avevano fatto il giro delle chat di Manduria, ma gli interventi per tutelare la salute di quell’uomo non sono stati né efficaci né repentini.

(foto di copertina: ANSA/ RENATO INGENITO)

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