La 16enne di Manduria che ha aiutato le indagini: «Il mio fidanzato ha picchiato quell’uomo»

01/05/2019 di Redazione

Si è parlato di omertà, di silenzi e di coperture a Manduria. Ma bisogna evidenziare anche gli esempi positivi nella tragica vicenda della morte di Antonio Cosimo Stano, il 65enne che è morto qualche giorno dopo aver subito ripetuti raid da quelli che si autodefinivano la Comitiva degli Orfanelli. Una sedicenne del posto si è presentata in commissariato insieme alla madre per denunciare quanto stava accadendo in quella casa di Manduria.

Manduria, la 16enne che ha riconosciuto i ragazzi della Comitiva

Non ha avuto timore di dire che c’era anche il proprio fidanzatino tra quei ragazzi che hanno aggredito a ripetizione Antonio Cosimo Stano. Ha riconosciuto lui e gli altri ragazzi nei video dei raid che erano stati diffusi su WhatsApp e su altre chat e social network. Ha sottolineato che c’erano alcuni adulti che avevano cercato di insabbiare la vicenda, facendo nomi e cognomi.

Adesso le sue dichiarazioni si vanno ad aggiungere a quelle della docente che ha affermato di aver avvertito i servizi sociali di quanto stava accadendo a Manduria e al 19enne che faceva parte della Comitiva che ha iniziato a confessare nella sua condizione di fermo: quest’ultimo ha ammesso che andare a «sfottere il pazzo» era il rimedio alla noia del sabato sera.

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