Virginia Raggi: «Mi ha fatto un po’ ridere il mandato zero e ci ho messo un po’ a capirlo»

26/07/2019 di Redazione

Mentre tutto il Movimento 5 Stelle esulta per la storia del mandato zero, l’unica tra i nomi noti a essere il bersaglio di questo escamotage trovato dai pentastellati per aggirare la regola delle due legislature massimo è la sindaca di Roma Virginia Raggi. La regola del mandato zero, infatti, non vale per gli amministratori locali che poi siano diventati sindaci. Quindi, proprio la prima cittadina di Roma sarà tagliata fuori dalle prossime elezioni amministrative, non potendo ricandidarsi per una eventuale riconferma.

Ecco come Virginia Raggi ha preso la storia del mandato zero

La regola del mandato zero è stata commentata da Virginia Raggi ad Agorà, non senza una punta di veleno nei confronti del capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio che ci ha messo la faccia in un video – diventato subito virale – in cui ha spiegato il meccanismo.

«Mi ha fatto un po’ ridere questa cosa del mandato zero – ha detto Virginia Raggi nel corso della trasmissione di Raitre andata in onda venerdì 26 luglio – perché ci ho messo un po’ di tempo a capirla». Poi, Virginia Raggi ha virato immediatamente il suo discorso su altro affermando: «Il mio obiettivo è quello di portare Roma a livello delle grandi capitali europee. Ai cittadini di Roma interessa che le cose funzionino, mentre a loro non interessa la questione delle poltrone. Questo è quello per cui sto lavorando ed è quello che deve fare un sindaco».

Come il mandato zero colpisce Virginia Raggi

Il mandato zero, secondo quanto detto da Di Maio, si applica a tutti quegli eletti del Movimento 5 Stelle che, alla loro prima esperienza, rivestono solo cariche minori. Quelli che invece sono già diventati sindaci (è il caso della Raggi, che alla seconda candidatura ce l’ha fatta) non potranno al contrario ricandidarsi. Il Movimento 5 Stelle, dunque, ha trovato il modo per scaricare definitivamente Virginia Raggi, non particolarmente amata: il feeling tra lei e il capo politico pentastellato non è mai scoppiato.

Share this article