Mandato esplorativo, come funziona l’incarico ricevuto dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati

Maria Elisabetta Casellati ha ricevuto un mandato esplorativo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il mandato esplorativo è una prassi costituzionale per la formazione del governo della Repubblica. L’articolo 92 della Costituzione disciplina la formazione dell’esecutivo con una formula semplice e concisa: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri“, come scrive il Governo sul sito ufficiale.

Mandato esplorativo, cosa succede dopo l’incarico ricevuto dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati

Per formare un governo si sono originate delle procedure, come le consultazioni con i gruppi parlamentari e le massime cariche istituzionali, non espresse direttamente nella Carta ma ormai rispettate da tutti i principali organi dello Stato.

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Il mandato esplorativo è una verifica sulla possibilità di formare un governo, che si distingue dall’incarico, e anche dal preincarico, che sono invece le indicazioni del presidente della Repubblica sulla persona che sarà poi nominata presidente del Consiglio. Come spiega il sito del Governo, «anche se non espressamente previsto dalla Costituzione, il conferimento dell’incarico può essere preceduto da un mandato esplorativo che si rende necessario quando le consultazioni non abbiano dato indicazioni significative».

Mandato esplorativo, perchè il presidente Sergio Mattarella ha scelto Maria Elisabetta Casellati

Il mandato esplorativo serve dunque a verificare la possibilità di formare una maggioranza parlamentare in caso di esito negativo delle consultazioni, come è successo nelle due svoltesi nelle settimane scorse, ed è abitualmente affidato a una personalità istituzionale. Essendo Maria Elisabetta Casellati la seconda carica dello Stato, ed espressione della forza politica principale in Parlamento, il centrodestra, Sergio Mattarella ha conferito ala presidente del Senato il mandato esplorativo per capire se se sia possibile formare una maggioranza tra il suo schieramento e il primo gruppo parlamentare, il Movimento 5 Stelle. Maria Elisabetta Casellati riferirà venerdì 20 aprile al capo dello Stato, e in caso di esplorazione positiva il presidente Mattarella potrebbe conferirle l’incarico, oppure indicare un’altra personalità.

Mandato esplorativo
Senate Speaker Elisabetta Casellati speaks with the press after meeting Italian President Sergio Mattarella for exploratory mandate after formal political consultations following the general elections at Quirinal Palace in Rome, Italy, 18 April 2018.
ANSA/Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica/EDITORIAL USE ONLY NO SALES

Mandato esplorativo, la differenza con l’incarico e il preincarico

Un preincarico appare invece ormai escluso. La differenza tra le due indicazioni, orali, del capo dello Stato, al posto della nomina, atto ufficiale e scritto, è la loro forza. L’incarico è assegnato a una personalità politica sicura riuscire a formare un governo dopo l’esito positivo delle consultazioni, mentre il preincarico, come quello ricevuto da Bersani nel 2013, segnale invece una nomina del presidente della Repubblica non scontata. A differenza di queste due prassi il mandato esplorativo non presuppone una nomina a formare un governo, anche se non la esclude.  Mandato esplorativo e preincarico sono prassi costituzionali tipiche della cosiddetta Prima Repubblica, quando la formazione dei governi era particolarmente complessa. Tra il 1994 e il 2008 invece i presidenti della Repubblica hanno affidato incarichi, con riserva da parte di chi l’accetta come vuole la prassi, grazie alla chiara maggioranza presente nel nuovo Parlamento dopo le elezioni.

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