La mamma di Valerio del Grosso: “Meglio in carcere che con gli spacciatori”
26/10/2019 di Redazione
La cronaca ci insegna che se c’è una cosa che accomuna vittima e carnefice, è che entrambi sono figli, mariti o mogli, fratelli di qualcuno. Famiglie distrutte su entrambi i versanti, quello di chi perde una persona cara e quello di chi deve accettare che la mano che si è macchiata di sangue è quella della persona con cui ha vissuto per anni o che ha visto crescere o che ha portato in grembo. E il dramma di mamma Giovanna è proprio questo. La donna si è trovata davanti a un figlio in fuga, a un’ammissione di colpevolezza fatta al telefono, tra le lacrime. «Ho fatto una ca****a» gli avrebbe detto suo figlio Valerio Del Grosso, che ora si trova a Regina Coeli accusato dell’omicidio di Luca Sacchi. E se è lì è anche perché a denunciarlo, è stata proprio sua mamma Giovanna.
Valerio Del Grosso ha sparato a Luca Sacchi
Una lite, una pistola, uno sparo: Luca Sacchi, appena 24enne, ha perso la vita così, in quella che sembrava essere solo una rapina finita male. I dettagli che stanno emergendo in queste ore raccontano una verità in parte diversa, che dona ancora più drammaticità all’accaduto. Il ragazzo era in compagnia della fidanzata Anastasiya Kylemnyk e pare fosse coinvolto in una compravendita di droga, forse proprio su richiesta di lei. I contorni della vicenda sono ancora da chiarire. Due i pusher accorsi sul posto, nel quartiere Appio, per vendere la merce: la tragedia si è consumata nei pressi di un pub. A sparare è stato Valerio Del Grosso, che una volta resosi conto dell’accaduto e appresa la morte del giovane, ha pensato bene di darsi alla fuga e nascondersi in un Hotel.
La denuncia della mamma di Valerio Del Grosso
Vani sono stati i tentativi degli amici del ragazzo e della sua compagna, che hanno cercato di convincere Valerio Del grosso a costituirsi, una volta appreso il suoi coinvolgimento nell’omicidio. Ed è stato proprio il fratello Andrea a confidare alla madre le responsabilità del giovane. Così mamma Giovanna non ci ha pensato due volte e col marito si è recata al commissariato di Polizia di San Basilio per denunciare suo figlio e per raccontare tutto quello che sapeva. Ha dovuto ammettere, davanti agli investigatori, che suo figlio aveva sparato al ragazzo ucciso nel quartiere Appio, ha dovuto condurli fino all’Hotel dove il suo terzogenito si era rifugiato.
«Meglio in galera che con gli spacciatori» ha detto, consegnando quel figlio a sua volta da poco diventato padre alla giustizia. Attualmente si trova a Regina Coeli, così come Paolo Pirino, l’altro ragazzo poco più che ventenne che era con lui la fatale sera in cui Luca Sacchi è morto e le vite di tanti altri sono cambiate per sempre.