La mamma di Pamela commenta il caso Desirée: «I veri razzisti sono gli immigrati»

26/10/2018 di Redazione

L’episodio dell’uccisione, seguita a brutale violenza sessuale, di Desirée Mariottini è stata commentata dalla madre di Pamela Mastropietro, altra ragazza che ha subito una sorte simile, soltanto qualche mese fa a Macerata. Il Messaggero ha voluto intervistare la madre della stessa Pamela, Alessandra Verni, proprio quando il dibattito sulla morte di Desirée si è fatto più vivace e aspro.

La mamma di Pamela Mastropietro parla del caso Desirée

Nella giornata di ieri, infatti, sono state fermate tre persone con l’accusa di aver ucciso la sedicenne di Cisterna di Latina. All’indomani dei primi provvedimenti giudiziari, e dal momento che gli arrestati sono senegalesi, Il Messaggero ha cercato di fare un parallelismo con la morte di Pamela e di farlo fare a una donna – la madre – ancora provata inevitabilmente dal dolore per la perdita della figlia.

Ovvio, quindi, che l’analisi non sia stata particolarmente lucida, ma condizionata dagli eventi. «Senta, qui si parla ancora di razzismo – ha detto Alessandra Verni -. Io e Pamela non eravamo per niente razziste. I razzisti sono loro, gli extracomunitari, che non si integrano. Noi li accogliamo, sono loro che non ci accolgono. In una intercettazione come dicevano? ‘Abbiamo una bianca da stuprare’».

«I razzisti sono gli extracomunitari»

La donna ha chiesto, attraverso Il Messaggero, di voler parlare con la mamma di Desirée «perché so molto bene come si sta sentendo in questo momento e perché so che posso aiutarla». La Verni ha dichiarato anche di essere andata avanti con la fede, dopo che la sua Pamela è stata seviziata, uccisa e dopo che il suo corpo è stato ridotto in brandelli a Macerata. Per quel delitto, in carcere c’è Innocent Oseghale, il nigeriano indagato con l’accusa di omicidio.

«Ho chiesto più volte che si indagasse più a fondo – ha detto la madre di Pamela -. Sopravvivo per avere giustizia per mia figlia». Alla fine dell’intervista, Alessandra Verni parla del degrado dei centri cittadini e ricorda la vicenda di Amalia Voican, altra giovane lasciata cadavere a San Giovanni, sempre a Roma. Poi, dà appuntamento alla fiaccolata per Desirée che si svolgerà quest’oggi a San Lorenzo.

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