Mahmood, la frase di Salvini e la polemica: «Non avevo mai avvertito di essere diverso»
18/02/2019 di Redazione
In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera (di Candida Morvillo) in cui racconta della sua storia familiare e del rapporto con il padre, il vincitore del Festival di Sanremo 2019 Alessandro Mahmood risponde anche alle polemiche sulla frase che Matteo Salvini ha pubblicato per commentare il risultato della competizione musicale. «La canzone italiana più bella? Io avrei scelto Ultimo, voi che dite?», ha twittato il leader della Lega subito dopo il successo del 26enne milanese, figlio di madre italiana e padre egiziano.
Mahmood e le polemiche: «Non ho mai avvertito di essere diverso»
L’artista risponde affermando «Io non ho mai avvertito di essere diverso». «La differenza – dice – me la stanno facendo sentire oggi. Ho fatto le scuole con bimbi russi, bulgari, rom. Il più figo della classe era cinese, quello un po’ bullizzato era italiano, messo in mezzo perché cicciottello, non per altro». Mahmood è stato chiesto anche di commentare reazioni sui social network, dove c’è chi ha scritto «italiano egiziano e pure gay, Salvini sarà contento». «Io – ha affermato – non ho mai detto di essere gay. La mia è una generazione che non rileva differenze se hai la pelle di un certo colore o se ami qualcuno di un sesso o di un altro. Io sono fidanzato, ma troverei poco educata la domanda se ho una fidanzata o un fidanzato. Specificare significa già creare una distinzione».
Su suo padre, Mahmood al Corriere ha raccontato: «Figlio mio, amore, vieni qua. Era con queste parole che mi chiamava per tornare a casa quando, bambino, giocavo nel parchetto del Gratosoglio. Avevo 5 anni e, di colpo, non mi ha chiamato più. Ora non so dove sia». L’addio a 5 anni. «Sono rimasto uguale – dice ancora il vincitore di Sanremo –. Mia madre di preoccupava perché le chiedevo ‘mamma mi porti al parco?’ e non ‘dov’è papà?’».
(Foto di copertina da archivio Ansa: Mahmood sul palco del Festival di Sanremo 2019. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)