«Vivi ancora nel ghetto?». Questa e altre domande imbarazzanti a Mahmood prima dell’Eurovision

16/05/2019 di Redazione

La conferenza stampa di presentazione di Mahmood all’Eurovision song contest che quest’anno si svolgerà in Israele è durata meno di venti minuti. Eppure, il cantante di Gratosoglio ha dovuto vivere almeno tre momenti imbarazzanti con i giornalisti di tutta Europa accorsi nella sala dedicata alle presentazioni degli artisti per parlare del fenomeno della musica italiana che ha trionfato al Festival di Sanremo 2019.

Mahmood e la conferenza da incubo all’Eurovision

Tre domande, tutte da giornalisti stranieri questa volta. L’Italia aveva già dato prima, durante e dopo il Festival di Sanremo. Non soltanto da parte della carta stampata, ma anche e soprattutto da parte della politica. Mahmood, nella giornata di presentazione dell’Eurovision Song Contest in Israele, ha dovuto rispondere – con la consueta educazione e senza perdere mai il rispetto per la persona che gli stava di fronte – a domande sulla sua nazionalità, sul ramadan e persino sulla sua vita nel ghetto.

La domanda sul ramadan, cittadinanza egiziana e ghetto

In primo luogo, la domanda sul ramadan può essere giustificata da una frase all’interno della canzone («beve champagne dentro il ramadan»), ma bastava informarsi prima per evitare di chiedere come Mahmood stesse vivendo questo periodo di ramadan. Il cantante italiano ha ricordato: «Sono cristiano, quindi non faccio il ramadan e la frase non va intesa in senso letterale, va interpretata come il ritratto di una persona che non è in realtà quella che sembra a tutti».

Domanda numero due, anche questa largamente abusata e criticata nel dibattito sollevato dalla stampa italiana dopo la vittoria di Mahmood al Festival di Sanremo: «Come ci si sente a essere un cantante egiziano, o in parte egiziano, che si esibisce in Israele?». La risposta di Mahmood, sempre con il sorriso, è quella solita: «Sono al 100% italiano, solo mio padre era egiziano, ma io ho vissuto sempre con mia madre».

Ma la chicca viene regalata da una giornalista macedone molto pittoresca. Quest’ultima, visti i temi trattati da Mahmood nelle sue canzoni, ha chiesto com’è vivere nel ghetto. Mahmood, imbarazzato, le ha risposto di chiarire la sua affermazione e di spiegarsi meglio. La giornalista ha paragonato la periferia di Milano (citata anche nella canzone di Mahmood) a un ghetto . «Se vuoi posso spiegarti cosa significhi vivere a Gratosoglio» – ha detto il cantante cercando di togliere tutti dall’imbarazzo.

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