Dopo 116 anni, la Juventus rinuncia alle strisce

24/04/2019 di Redazione

Come si rende la monotonia meno noiosa? Sfidando la storia. Ci prova la Juventus che, stanca evidentemente di superare i propri limiti sportivi, cerca di varcare un altro tipo di confine: quello della memoria. Così, dopo ben 116 anni da quel 1903, c’è stato un cambiamento decisivo nella maglia Juventus. Non più le strisce, ma due riquadri alternati – uno bianco e uno nero – separati da una striscia rosa all’altezza dello sterno.

Maglia Juventus, la novità

A svelare questa nuova maglia, uno scatto rubato nel corso di uno shooting fotografico – che dovrebbe essere quello ufficiale – con Federico Bernardeschi e Paulo Dybala, incaricati dal club di presentare la nuova casacca casalinga con cui i bianconeri affronteranno la prossima stagione 2019/2020. Inutile evidenziare che sul web c’è una profonda divisione su questa tenuta di gioco.

La maglia Juventus, che dovrebbe unire milioni di tifosi in tutto il mondo, riesce invece a farli litigare. C’è chi la ritiene una scelta inadeguata a quanto mostrato dalla squadra nel corso della sua storia e nei confronti dei suoi simboli (non ultimo l’inno che è molto esplicito sui colori della società). C’è chi le attribuisce il premio Corazzata Potiomkin del giorno (ovvero, quella della famosa espressione fantozziana «è una cagata pazzesca»).

Maglia Juventus, la scelta divide il web

C’è anche chi la collega ai fantini del Palio di Siena e alla passione per i cavalli di Massimiliano Allegri. Quacuno ironizza sostenendo che la Juventus abbia deciso di darsi all’ippica:

Ma c’è anche chi apprezza. E chi segnala l’importanza di dare una svolta. Evidenziata anche l’importanza della striscia rosa al centro della maglia. La prima divisa della Juventus, nell’anno successivo alla sua fondazione (1898), era proprio rosa. Corsi e ricorsi storici. Con un vero e proprio schiaffo alla scaramanzia. Squadra che vince non si cambia (maglia).

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