Madrid, Corte suprema di giustizia annulla lockdown parziale: «Misure limitano i diritti fondamentali»
Le restrizioni imposte dal governo a causa del Covid in vigore da giovedì 2 ottobre non sono state ratificate
08/10/2020 di Ilaria Roncone
La Corte suprema di giustizia di Madrid ha annullato tutte le restrizioni imposte dal governo spagnolo contro il Covid a Madrid e in altre nove città della comunità autonoma di Madrid, quelle più colpite dalla pandemia. La scorsa settimana in una sola giornata Madrid aveva fatto registrare un numero di nuovi contagi quasi pari a quello nell’intera Italia in un lasso di tempo di 24 ore. Nonostante tutto la Corte suprema di giustizia di Madrid non ha ratificato rendendo nulle, di fatto, il lockdown parziale Madrid e le restrizioni volute dal governo spagnolo.
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Lockdown parziale Madrid fatto di «misure che limitano i diritti fondamentali»
La massima autorità giudiziaria della Comunità autonoma di Madrid non ha voluto ratificare le restrizioni che limitavano la libertà di spostamento per la capitale spagnola e le altre nove città in cui si ha avuto un picco di nuovi contagi. Quelle misure che avrebbero dovuto essere in vigore dal 2 ottobre per arginare la diffusione dell’epidemia, quindi, sono state bollate come limite ai diritti fondamentali dei cittadini.
Chi non rispetta le restrizioni non potrà essere multato
Stando a quello che riporta El Pais tutti coloro che non rispetteranno le restrizioni non potranno essere multati. Ciò significa che sulla carta le restrizioni rimarranno ma, in concreto, non sarà possibile multare coloro che non le rispetteranno. Dal ministero della Salute è arrivata la voce di Salvador Illa: il governo prenderà «le decisioni legali che proteggano meglio la salute» e, per ora, non è stato specificato in quale modo. L’amministrazione regionale si è opposta alle misure e ora governo e Corte suprema dovranno trovare la quadra in tal senso. Secondo le regole imposte dal governo – il lockdown parziale – a partire dallo scorso venerdì i 4,8 milioni di abitanti di Madrid e delle altre nove città coinvolte non avrebbero dovuto uscire di casa se non per ragioni essenziali quali scuola, salute, lavoro e tutte quelle di reale necessità.