M5S spiati, Beppe Grillo non sa cosa è successo al database di Rousseau
02/07/2018 di Redazione
Nemmeno Beppe Grillo sa cosa sia successo al database di Rousseau, la piattaforma attraverso la quale gli iscritti al M5S votano i propri rappresentati e discutono del punti del programma del partito, che nel 2017 è stata bucata da un hacker. È quanto emerge dalle carte dell’inchiesta sui sistemi informatici del Movimento 5 Stelle aperta dall’Autorità Garante sulla Privacy, che ha portato a inizio anno ad un provvedimento sanzionatorio per illeciti nel trattamento dei dati degli utenti. Ne parla oggi Repubblica con un articolo a firma di Fabio Tonacci.
Le informazioni sugli iscritti al M5S, Beppe Grillo ignorava il trattamento di dati personali
La piattaforma Rousseau contiene dati personali degli account, le password e le tabelle dei voti espressi da 120mila iscritti. E Grillo – emerge dall’incartamento – ha spiegato di non essere in grado di indicare con certezza chi abbia messo mano all’archivio, né fornire informazioni precise su come sia stato gestito, aggiornato e protetto, e nemmeno di escludere che nessuno abbia mai spiato gli iscritti M5S, andando a vedere le loro votazioni (ipotesi non esclusa dall’Autority). In altre parole il fondatore del Movimento non può garantire sulla trasparenza e sulla privacy del sistema operativo che viene presentato come esempio di democrazia diretta. Tonacci su Repubblica parla di una mail di Grillo datata 27 febbraio 2018 e presente inviata all’Autorità, in cui il Garante del Movimento spiega di non aver ritenuto le informazioni di Rousseau come dati personali che richiedono la nomina di un responsabile esterno:
Chiarisce anzitutto che lui era il titolare formale del trattamento dei dati del blog beppegrillo.it, del portale movimento5stelle.it e della piattaforma Rousseau, ma che nell’aprile del 2016 aveva scaricato tale responsabilità sull’Associazione Rousseau, quindi su Davide Casaleggio.
Segnala poi di aver separato le sorti del suo blog dal resto della “galassia”, indicandone la nuova società di gestione, la Beppegrillo srl con sede a Genova, e specificando che non avrà bisogno del consenso al trattamento perché il blog non richiede dati agli utenti. Infine, entra nel merito di una delle contestazioni mosse anche a lui dall’Autorità guidata da Antonello Soro, e cioè la mancata nomina di responsabili esterni del trattamento dati. «Né il sottoscritto né l’Associazione Rousseau ritenevano di doverli nominare, poiché a quanto risultava al sottoscritto, non trattavano dati personali degli iscritti al blog e al Movimento».
(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)