Luigi Di Maio: «Sospetto che Lega chieda voti per far cadere il governo»

Il ritornello è sempre lo stesso: «Il governo va avanti». Eppure, dopo lo slogan di maggioranza, arriva l’inserto dei singoli partiti. Perché sebbene Luigi Di Maio, ospite da Barbara D’Urso per “Pomeriggio 5” inizi cercando di rassicurare gli elettori sulla tenuta della maggioranza, poi aggiunge frasi che fanno dubitare. Come quella in cui dice che la Lega non la riconosce più, che Salvini e Giorgetti giocano ai poliziotti buono e cattivo e che, sopratutto, teme che la Lega stia raccogliendo voti per far cadere il governo dopo le europee.

Luigi Di Maio: «Sospetto che Lega chieda voti per far cadere il governo»

Non è proprio un’affermazione da poco quella atta da Luigi Di Maio a Pomeriggio 5, programma pomeridiano Mediaset condotto da Barbara D’Urso. «Se loro non vogliono continuare lo devono dire agli italiani – ha dichiarato il vicepremier 5 stelle –  perché io ho il sospetto che Lega chiede i voti domenica per aprire la crisi lunedì e far cadere il Paese nel caos». Da parte del Movimento 5 Stelle, questa intenzione assolutamente non c’è. «Garantisco che per il M5s il governo deve andare avanti» e poi aggiunge piccato «certo, da lunedì mi aspetto posizioni più ragionevoli» Del resto, continua Di maio, la Lega non sembra più la stessa: «Confesso che da 4 mesi in qua stento a riconoscere le posizioni della Lega, dal Convegno Di Verona sulla famiglia all’Autonomia che divide l’Italia in tre» dice Di Maio che imputa anche la lentezza del governo alla questione su Armando Siri, che ha rallentato i lavori per ben tre settimane, altrimenti «avremmo fatto tutto più in fretta». Una vicenda che ammette Di Maio, ha portato ad una frattura: «Il rapporto con Salvini si è un po’ incrinato quando ho chiesto le dimissioni di un sottosegretario indagato per corruzione» ha risposto alla conduttrice Barba D’Urso.

Luigi Di Maio a Pomeriggio 5: «Ora inizia la fase due del governo»

I rapporti sono un po’ tesi, e i continui attacchi sulla crisi di governo, di cui Di Maio si era anche lamentato nei giorni scorsi, non aiutano. Salvini e Giorgetti «stanno giocando un po’ al poliziotto buono e cattivo» e questo non può aiutare a sanare le divergenze. Il monito di Luigi Di Maio è di ritornare a concentrarsi sul bene del Paese e darsi da fare. Per cominciare «bisogna fare di più sui rimpatri, mi fa male vedere che il Governo Gentiloni sui rimpatri aveva fatto meglio del nostro» dice il vicepremier 5 stelle, aggiungendo che ora «inizia la fase 2 del governo. Entro agosto salario minimo orario da 9 euro in su, riforma della sanità che va tolta dalla politica, aiuti a famiglie che fanno figli». Luigi Di Maio aggiunge poi che «da qui a dicembre lavorerò per la galera ai grandi evasori, recuperiamo i soldi e abbassiamo le tasse per alzare gli stipendi»

(credits immagine di copertina:  ANSA/GIUSEPPE LAMI)

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