Di Maio mischia le carte: «I veri populisti sono quelli che non vogliono il taglio dei parlamentari»

Il post Facebook dell'ex leader del Movimento 5 Stelle in vista del referendum

01/09/2020 di Enzo Boldi

‘Specchio riflesso’. Luigi Di Maio, attraverso un post pubblicato sui suoi canali social, respinge l’etichetta di populista parlando del referendum sul taglio dei parlamentari – al voto il 20 e 21 settembre -, mischiando le carte e dando del populista a chi fa la campagna per il no. Insomma, il Movimento 5 Stelle – che ha sempre rivendicato quel concetto che rappresenta la locuzione latina ‘Vox populi, vox Dei’ – non ci sta e rispedisce al mittente quell’etichetta.

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Citando uno studio dell’Istituto Cattaneo che parla di come, con la vittoria del Sì, l’Italia si allineerebbe agli altri Paesi Europei, Luigi Di Maio si domanda: «Chissà come la prenderanno ora i fautori del No, gli stessi che mentono dicendo che la riduzione di 345 parlamentari comprometterà la rappresentanza. Inizieranno a chiamarci tutti populisti? Ma non sarà che i veri populisti sono loro?».

 

 

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Durante questi giorni in Campania ho avuto il piacere di confrontarmi con tante persone. L’ascolto dei territori è fondamentale, così come è importante spiegare alla gente le ragioni del Sì al referendum del 20 e 21 settembre sul taglio di 345 parlamentari. In Italia si discute di questa riforma da più di 30 anni. Ad oggi abbiamo il più alto numero di parlamentari in Europa, è un triste primato che dobbiamo rivedere per avviare una grande fase di rinnovamento. Il punto non è solo il risparmio di mezzo miliardo di euro (300mila euro al giorno) che otterremo, ma anche una maggiore efficienza del sistema. Dopo questa riforma avremo infatti un Parlamento più snello, in grado di lavorare con maggiore celerità. Vedete, questo è un Paese in cui la politica per anni ha saputo solo chiedere sacrifici agli italiani. Questa volta devono invece essere le istituzioni a fare un passo avanti e devono farlo perché è giusto, perché è sano. Perché non è possibile che in Germania gli eletti siano 700, in Gran Bretagna circa 650, in Francia meno di 600 e da noi 945. Abbiamo la possibilità di portare a casa una riforma epocale che riporterà l’Italia alla normalità. Per quanto riguarda la legge elettorale, come ho già ribadito infinite volte, il M5S rispetta sempre i patti e siamo pronti a votarla già domani. IO VOTO SÌ.

Un post condiviso da Luigi Di Maio (@luigi.di.maio) in data:

Luigi Di Maio e i veri populisti che votano no al taglio dei parlamentari

«Malgrado tutti i privilegi, per anni sono rimasti immobili, non un passo avanti, chiedendo sacrifici solo ed esclusivamente agli italiani – prosegue Luigi Di Maio -. E oggi cercano persino di usarli, prendendo a pretesto la bugia della rappresentanza solo per tenersi stretto il loro status di privilegiati. Lo trovo desolante».

(foto di copertina: da profilo Instagram di Luigi Di Maio)

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