Di Maio contro la «feccia politica» amica dei Benetton. Ma dopo 144 giorni la concessione è ancora lì
11/01/2019 di Enzo Boldi
Le grida di dolore e sdegno dei familiari delle 40 vittime del pullman finito nella scarpata del viadotto Acqualonga sulla A16 Napoli-Canosa del 28 luglio 2016, finiscono sulla bacheca Facebook del leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. La rabbia per l’assoluzione dell’ad di Autostrade Giovanni Castellucci, decisa dalla corte d’Assise di Avellino nella mattinata di venerdì, è stata utilizzata dal vicepremier grillino per tornare nuovamente all’attacco della famiglia Benetton e dei politici che hanno garantito alla concessionaria l’impunità.
«Il grido di dolore delle famiglie delle vittime di Avellino dopo l’assoluzione dell’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci lo capisco e mi fa incazzare – scrive sul proprio profilo Facebook Luigi Di Maio -. Per essere chiari: io ce l’ho con la feccia politica che in questi anni ha firmato ad Autostrade contratti capestro che li solleva da ogni responsabilità, dandogli tutte le garanzie economiche e legali del caso».
Luigi Di Maio contro la «feccia politica» amica dei Benetton
La feccia della politica, quella che ha stipulato i contratti di concessione con Autostrade per l’Italia. Gli stessi finiti nel mirino lo scorso 14 agosto, quando crollò il Ponte Morandi di Genova inghiottendo 43 persone. La stessa concessione che, ormai 144 giorni fa, il governo – capeggiato dalle dichiarazioni dello stesso Luigi Di Maio e seguite a breve giro di posta da quelle di Matteo Salvini e del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli – aveva promesso di revocare. Ma, a quasi cinque mesi dagli annunci gridati al vento, di quella revoca non c’è alcuna traccia.
«Più ci leggiamo le carte, più capiamo che ai Benetton era stata garantita impunità»
«È dalla caduta del Ponte Morandi che come Governo stiamo lavorando per togliere le concessioni ad Autostrade – prosegue Luigi Di Maio su Facebook -. Più ci leggiamo le carte, più capiamo che ai Benetton era stata garantita impunità e profitti sicuri come a nessuno mai nella storia di questo Paese. Ma ce la faremo a spuntarla. Non so quanto tempo ci vorrà, ma le autostrade ce le riprendiamo!». Intanto, però, i giorni passano e Autostrade risulta ancora concessionaria.
(foto di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI)