Luigi Di Maio dice che rivedrà anche i contratti in essere per le armi italiane alla Turchia

15/10/2019 di Redazione

Non solo le armi che devono ancora arrivare alla Turchia, ma anche quelle che – in base agli accordi presi – sarebbero dovute essere consegnate al Paese di Recep Tayyip Erdogan. Luigi Di Maio, nel corso del suo intervento alla Camera per riferire sull’invasione della Siria del Nord da parte della Turchia, ha fatto capire che anche le concessioni di armi già in essere potranno essere riviste. Perché l’intervento di Ankara nella parte settentrionale della Siria deve essere bloccato immediatamente.

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Luigi Di Maio mette in discussione anche le concessioni di armi alla Turchia preesistenti

Luigi Di Maio ha ricordato la morte di Hevrin Khalaf nel suo intervento a Montecitorio e ha affermato che la posizione dell’Italia nei confronti della decisione della Turchia di invadere la Siria del Nord è decisa e ferma, come è stato comunicato già all’ambasciatore turco a Roma.

«Nelle prossime ore formalizzeremo tutti gli atti per bloccare le esportazioni di armi alla Turchia e apriremo un’istruttoria per i contratti in essere – ha detto Di Maio – l’Italia non si volta dall’altra parte e non può permettersi di vanificare gli sforzi contro Daesh ai quali il nostro Paese ha contribuito». Il ministro degli Esteri Di Maio, dunque, ha formalizzato il piano per il ritiro delle concessioni sulle armi alla Turchia.

L’iter, tuttavia, si annuncia come molto lungo e non soddisfa particolarmente chi ha richiesto allo stato italiano una presa di posizione rapida e immediata sulla concessione di armi alla Turchia.

FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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