La Lega accusa Azzolina di conflitto d’interessi sull’assunzione di nuovi presidi. Il Ministero smentisce

Si fa riferimento all'ultimo avviso del Miur che si basa sulla graduatoria del concorso del 2017, dichiarato sospeso dal Tar

06/08/2020 di Enzo Boldi

Proseguono le battaglie della Lega nei confronti di Lucia Azzolina. Questa mattina due rappresentati del Carroccio, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari (rispettivamente capigruppo di Senato e Camera), hanno denunciato un presunto conflitto di interessi da parte della ministra dell’Istruzione in merito all’avviso di assunzione (pubblicato sul sito del Miur il 4 agosto) di 458 nuovi dirigenti scolastici. Il tutto basandosi sulla graduatoria del concorso del 2017, al quale ha partecipato la stessa Azzolina (all’epoca docente).

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A questa accusa, il Ministero dell’Istruzione ha risposto con una nota.

«Con riferimento a notizie che circolano in Rete e alle dichiarazioni di alcuni deputati della Lega, il Ministero dell’Istruzione fa sapere che non c’è nessun conflitto di interessi in merito al concorso per dirigenti scolastici. Le assunzioni e lo scorrimento della graduatoria di merito del concorso, cui la Ministra Lucia Azzolina ha legittimamente partecipato, sono di stretta competenza del Ministero (cioè dell’Amministrazione) e non della Ministra, in base a un principio di netta separazione del potere politico dalla funzione amministrativa (‘all’esclusivo servizio della Nazione’, secondo l’art. 98 della Carta Costituzionale). Dette assunzioni, a maggior ragione in periodo di emergenza sanitaria, servono a dare dirigenti scolastici alle istituzioni scolastiche. Smettere di assumere solo perché fra i vincitori di quel concorso figura anche la Ministra, che si è iscritta alle prove nel 2017, quando era solo una docente, e lo ha regolarmente superato, sarebbe un illecito, oltre a ledere l’organizzazione delle scuole».

Lucia Azzolina e quel concorso del 2017

L’attuale capo dell’Istruzione ha partecipato a quel concorso nel 2017 che ha dato vita alla graduatoria pubblicata nel 2019. Lucia Azzolina risultò idonea, classificandosi all’interno dei 2900 nominativi che hanno superato la prova (risulta al 2539 posto con 158,5 punti). Insomma, non tra le primissime. L’esito di questo concorso, però, è stato sospeso nel giugno di quest’anno dal Tar e l’elenco dovrà essere rifatto. Il tutto in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato che metterà la parola fine sulla questione.

L’accusa della Lega

«Prima Lucia Azzolina assume insegnanti a cottimo che licenzierà in caso di lockdown, poi, sempre lei, avrebbe provveduto ad assumere… se stessa come dirigente scolastico. In data 4 agosto infatti, il Ministero  ha autorizzato l’assunzione di ulteriori 450 dirigenti scolastici, vincitori del concorso bandito nel 2017, cui la stessa Azzolina aveva partecipato quando era parlamentare della commissione scuola ed istruzione della Camera. Concorso balzato agli onori delle cronache giudiziarie per le numerose irregolarità sulle quali stanno indagando diverse procure – si legge nella nota firmata da Romeo e Molinari -. Il Tar Lazio lo ha addirittura sospeso rinviando al Consiglio di Stato. Ci troviamo quindi di fronte ad uno spaventoso conflitto di interessi che il ministro deve chiarire immediatamente. Azzolina dica se lei rientra tra i destinatari del provvedimento che lei stessa ha autorizzato. Un ministro che si assume come preside di scuola non si era mai visto nella storia della Repubblica. Consenta l’accesso agli atti, se non ha nulla da nascondere e faccia chiarezza una volta per tutte su questo sfortunato concorso».

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