Zaia dice che i dati in Veneto non sono buoni e invita i cittadini a non stringersi la mano

È la prima volta da qualche settimana che Luca Zaia, presidente della regione Veneto, ha lasciato trasparire qualche segnale di preoccupazione relativo all’emergenza coronavirus. Oggi, nel corso del tradizionale punto della situazione sulla curva del contagio in regione, l’esponente della Lega ha snocciolato dati non rassicuranti per il proprio territorio: «Nelle ultime 24 ore – ha detto – sono stati registrati 8 casi positivi e ci sono 35 persone in isolamento domiciliario. Sono dati non buoni, secondo me. Non è un motivo di vanto».

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Luca Zaia manifesta preoccupazione per i contagi in Veneto

Arriva anche una indicazione pratica da parte di Luca Zaia che ha chiesto ai suoi cittadini di evitare il saluto troppo caloroso con la stretta di mano: «Sto vedendo persone che ricominciano a stringere le mani in Veneto: bene, io dico di evitarlo. Non ho nulla contro i comportamenti umani, anche se l’assembramento viene spontaneo. Però dobbiamo decidere il da farsi».

Zaia ha sottolineato la natura subdola del coronavirus, una malattia pronta a ripresentarsi in qualsiasi momento. Nonostante la regione sia in ordine, i servizi siano stati riattivati e le spiagge siano state riaperte, Luca Zaia ha evidenziato come tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro: «Non so se questa è la quiete dopo la tempesta, oppure se dobbiamo prepararci alla tempesta vera e propria – ha detto il governatore -. Non voglio fare allarmismi, ma ho l’obbligo dell’obiettività. Ai cittadini dico di fare attenzione, perché siamo in un limbo: ciascuno di noi può decidere se andare avanti e superare questa fase oppure andarsi a schiantare contro un muro».

Il governatore della Lega ha ricevuto plausi bipartisan per il modo con cui ha gestito l’emergenza coronavirus in una delle regioni che ha dovuto fronteggiare il contagio sin dalle sue primissime fasi ufficiali. Il sistema di tracciamento, la voglia di ripartire, la ponderazione con cui sono state prese alcune misure, però, sembrano cedere il passo a una preoccupante rinnovata prudenza.

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