Luca Traini rivendica l’attentato di Macerata: «Tutti i neri sono spacciatori»

05/02/2018 di Redazione

Luca Traini non si è pentito. Nel primo interrogatorio dopo che è stato arrestato per aver sparato a sei migranti di colore Traini ha rivendicato con queste parole l’attentato che l’ha portato a esser accusato di tentata strage con l’aggravante dell’odio razziale.

Luca Traini rivendica l’attentato di Macerata: «Tutti i neri sono spacciatori»

«Tutti i neri sono spacciatori. Ne avevo già picchiati altri due in passato, avevano rovinato la vita delle ragazze di cui ero innamorato. Ho sentito un servizio giornalistico che descriveva quello che hanno fatto a Pamela. Ho detto: questa è la goccia che fa traboccare il vaso, se nessuno fa nulla contro questa gente lo faccio io, li faccio fuori tutti», ha spiegato Luca Traini a chi li interrogava, come riporta il quotidiano La Stampa. L’autore dell’attentato di Macerata non solo non si è pentito, ma rivendica come giusto e necessario aver sparato ai neri come vendetta per l’omicidio di Pamela Mastropietro. La diciottene è deceduta in circostante ancora da chiarire, e lo spacciatore che le ha venduto l’ultima dose, un nigeriano chiamato Innocent Oseghale accusato di aver ucciso Pamela Mastropietro e poi averla fatta a pezzi. Luca Traini ha rimarcato nel suo interrogatorio di esser passato due volte nel luogo in cui sono state trovate le valigie dove c’era il corpo smembrato di Pamela Mastropietro. «Ho sparato 30 colpi, l’ho vendicata e sono passato nel punto in cui avevano trovato i borsoni col suo cadavere». L’attentatore di Macerata sostiene di avere fatto tutto da solo, una spiegazione che al momento non convince gli inquirenti, che cercano anche chi abbia aiutato Traini nel suo percorso di radicalizzazione fascista. Candidato nella Lega e iscritto al Carroccio, Luca Traini è diventato un estremista di destra negli ultimi anni. Il tatuaggio sulla fronte con la runa Wolfsangel è stato fatto di recente, mentre la croce celtica è stata tatuata un paio d’anni fa. Luca Traini ha spiegato gli inquirenti di aver picchiato due neri in passato perché spacciavano, raccontando come le ragazze di cui si era innamorato avevano problemi di tossicodipendenza e chi vendeva loro droga le avesse allontanate da lui.

Foto copertina: ANSA

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