Oggi è il giorno del ‘bravo’ a Luca Morisi «perché ha fatto bene il suo lavoro»
23/04/2019 di Gianmichele Laino
Hanno passato Pasqua e Pasquetta a criticare Luca Morisi per la foto postata sui suoi canali social con Matteo Salvini che imbracciava un mitra, con tanto di messaggio annesso «siamo armati». Oggi, quelle stesse persone – dopo una riflessione favorita senza dubbio dalla grigliata del Lunedì dell’Angelo – fanno marcia indietro e sottolineano come il social media manager del ministro dell’Interno abbia fatto benissimo il proprio lavoro.
Luca Morisi avrebbe realizzato quel post per distrarre dal caso Armando Siri
Già. Perché non si guarda alla sostanza del messaggio, un vero e proprio incitamento all’odio, una sorta di avvertimento – sia nell’immagine usata, sia nelle parole – in merito all’atteggiamento dei leghisti di tutta Italia a scendere in piazza armati. Si guarda allo scopo che quel messaggio ha raggiunto. E cioè non far parlare, per diverse ore, del caso Armando Siri, il sottosegretario leghista alle Insfrastrutture che è stato indagato con l’accusa di corruzione. Ovviamente, questa notizia ha comportato una serie di tensioni nel governo, con il Movimento 5 Stelle sugli scudi per pungolare l’alleato-avversario leghista.
I titoli che sottolineano il buon lavoro fatto da Luca Morisi
Stando ad alcuni titoli di oggi – si veda ad esempio quello de Il Giornale, ma anche il dibattito andato in scena nella trasmissione Agorà, con Francesco Giorgino pronto a difendere lo spin-doctor Luca Morisi -, lo scopo di Luca Morisi sarebbe stato raggiunto. Il suo, addirittura, è stato visto come un esperimento per capire il limite entro cui il messaggio leghista può essere contenuto. Il confine che può o non può varcare.
Il tutto regalando oltre 48 ore di vantaggio al Capitano Matteo Salvini che, usandolo come scudo, ha potuto preparare indisturbato una strategia difensiva sul caso di Armando Siri. Come se le festività pasquali, un parlamento praticamente bloccato nelle sue attività ben oltre il 25 aprile (potremmo dire anche ben oltre il 1° maggio, a causa di ponti e festività varie) non fossero già da soli sufficienti per stemperare il dibattito politico. Serviva davvero la genialiata di Luca Morisi e della foto di Matteo Salvini con il mitra nel giorno di Pasqua?