«Ci sta che i politici provino a sbarcare su TikTok»
Le parole, a Repubblica, di Luca Colombo, country manager Italia di Facebook. E spunta il parallelo con il rapporto tra il Facebook degli albori e la politica
04/09/2022 di Redazione
Avevamo provato ad analizzare il tema già nella giornata di ieri, quando abbiamo espresso un commento sulla posizione presa dalla creator di TikTok Emma Galeotti, che aveva attaccato duramente i politici sbarcati su TikTok. Oggi non possiamo fare a meno di registrare le parole di Luca Colombo, country manager Italia di Facebook, che – in un passaggio della lunga intervista rilasciata a Repubblica – si esprime anche su questo punto, da un’ottica molto condivisibile. Analizza, tra le altre cose, lo sbarco dei principali politici italiani su TikTok e fa un parallelo con le prime volte della politica su Facebook.
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Luca Colombo di Facebook analizza lo sbarco dei politici su TikTok
La conversazione era più ampia e spiegava come Facebook, in Italia, affronterà la sfida delle elezioni politiche, tra l’altro riaffermando nuovamente quello che sappiamo: la rimozione dei contenuti che non rispettano le policies della piattaforma, ma anche l’azione dei fact checkers indipendenti (in Italia Open, Pagella Politica, Facta News) che puntano a rendere irraggiungibile al 95% degli utenti quei contenuti bollati come fake news. Ma il passaggio sui politici sbarcati su TikTok è il vero inedito. Anche perché osservato dal punto di vista di uno dei manager di punta di Facebook.
Secondo Luca Colombo: «Chi fa comunicazione vuole raggiungere tutti i segmenti di pubblico, ci sta che i politici ci provino». Una affermazione che è molto in linea con quello che abbiamo detto nel nostro articolo su Emma Galeotti: le piattaforme digitali sono delle moderne agorà e l’ambizione della politica è sempre stata quella di popolarle, queste agorà. Anche sui primi risultati, la linea è la stessa: si tratta di prodotti che possono essere «migliorabili» (noi avevamo espresso un giudizio molto più tranchant sulle comparsate dei vari Calenda, Renzi e Berlusconi, ma tant’è), ma per il country manager Italia di Facebook il primo risultato è quello di farsi vedere.
Altro aspetto che non è stato sufficientemente considerato nel dibattito odierno sui politici sbarcati su TikTok è che, un tempo, gli esponenti di partito che usavano Facebook e Instagram erano considerati come marziani: sembravano piattaforme troppo distanti dai temi della politica per poter ospitare i vari rappresentanti delle istituzioni. Oggi, invece, Facebook e Instagram sono tra i principali veicoli di messaggi politici. «Intanto – ha spiegato Luca Colombo – il video di Berlusconi è stato visto, a me ne ha parlato mia figlia adolescente… e farsi vedere è il primo passo».
Foto IPP/Paolo Pizzi Roma