E ora Lotito potrebbe entrare in Senato, giusto in tempo per rendere la vita difficile al romanista Conte

La giunta elezioni e immunità del Senato ha dichiarato ammissibile il ricorso del presidente della Lazio

24/09/2020 di Gianmichele Laino

L’ipotesi Claudio Lotito senatore oggi ha preso leggermente più corpo, dopo che la giunta per le elezioni e le immunità di Palazzo Madama si è espressa accogliendo il ricorso del presidente della Lazio che, nel corso delle elezioni 2018, concorreva per un seggio in Campania. Candidato con Forza Italia, il senatore era finito alle spalle di Vincenzo Carbone, anche lui – all’epoca – azzurro. Tuttavia, per il criterio della redistribuzione dei resti, secondo Lotito, era proprio lui ad avere diritto a un seggio e non l’ex collega di partito.

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Lotito senatore, cosa succede adesso

Ex, già. Perché nel frattempo Vincenzo Carbone è passato a Italia Viva, il partito di Matteo Renzi ed è anche entrato in maggioranza, dopo l’accordo di governo dell’agosto 2019 che ha dato vita al Conte-bis. La giunta elezioni e immunità del Senato, quindi, ha deciso che il ricorso presentato da Lotito è effettivamente ammissibile. La palla sulla decisione definitiva, però, passerà all’aula che dovrà decidere sul da farsi. 

Una decisione che risulta molto difficile. Se da un lato, normalmente, le decisioni della giunta rispondono a criteri legati al regolamento e quindi l’aula si limita a ratificarle, dall’altro si pone una questione politica. Il venir meno del senatore Carbone sottrarrebbe un’altra unità a una maggioranza che a Palazzo Madama sarebbe sempre più risicata. Non soltanto dopo le suppletive in Sardegna, dove il centrodestra ha strappato un seggio al M5S (che godeva dell’appoggio del Partito Democratico), ma anche dopo la possibile espulsione dai pentastellati di due senatori che hanno fatto campagna elettorale per il NO al referendum sul taglio dei parlamentari.

Lotito senatore e la maggioranza che perderebbe pezzi

Insomma, Lotito – se la decisione della giunta dovesse essere ratificata dall’aula – potrebbe diventare un nuovo senatore di opposizione, rendendo la vita ancora più difficile al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla sua maggioranza. Presidente del Consiglio che, ironia della sorte, è un grande tifoso della Roma. Una crisi di governo causata dal voto di un senatore che è anche presidente della Lazio sarebbe uno smacco davvero ingestibile.

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