Lorenzo Tugnoli, l’italiano che ha vinto il premio Pulitzer

16/04/2019 di Redazione

Ci lamentiamo tanto che in Italia manchi il giornalismo di qualità, ma poi non concediamo il giusto spazio al più prestigioso riconoscimento che un cronista possa ricevere al mondo andato quest’anno proprio a un italiano che ha partecipato a un’inchiesta del Washington Post sulla guerra in Yemen. Lorenzo Tugnoli ha ottenuto il premio Pulitzer per il suo fotoreportage dai luoghi del conflitto yemenita.

Chi è Lorenzo Tugnoli, l’italiano che ha vinto il Pulitzer

Nato a Lugo ma residente a Beirut, Lorenzo Tugnoli ha una conoscenza molto dettagliata del Medio Oriente e dei suoi perenni conflitti. Ha lavorato per tantissimo tempo in Afghanistan e nel 2014 ha pubblicato The Little Book of Kabul, un progetto non solo fotografico (ha collaborato con lui anche la scrittrice Francesca Recchia) che offre uno spaccato inedito dell’arte a Kabul, attraverso la vita quotidiana di numerose persone che si dedicano a questo mondo in una città che per anni è stata martoriata dalla guerra. La bellezza tra le macerie, insomma.

I volti dello Yemen raccontati da Lorenzo Tugnoli

Dopo diversi anni di vita e lavoro in Afghanistan, Lorenzo Tugnoli si è trasferito in Libano nel 2015. Da qui è partito per la sua esplorazione di quanto accaduto in Yemen, in Libia e in Libano. Fa parte dell’agenzia fotografica internazionale Contrasto e per diversi anni ha collaborato, tra gli altri, con il Washington Post, il Wall Street Journal e il Time Magazine. Proprio con il Washington Post, come già detto, ha conquistato il Pulitzer per i suoi ritratti di guerra dallo Yemen, un conflitto civile che va avanti dal 2015 e che, secondo le stime più recenti dell’Onu, ha ucciso – sul solo suolo yemenita – tra le 7.400 e le 16.200 persone.

Il 2019 è stato l’anno d’oro per Lorenzo Tugnoli: il Pulitzer è arrivato a coronamento di una serie di riconoscimento, come il 1 ° premio World Press Photo General News Story e la nomination per il World Press Photo Story of the Year.

[FOTO dal profilo Facebook di Lorenzo Tugnoli]

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