L’idea del lockdown europeo sull’asse Sassoli-Von Der Leyen

La proposta potrebbe essere in discussione, secondo un retroscena de La Stampa

29/10/2020 di Redazione

Un incontro previsto per la giornata di oggi tra David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, e Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea, potrebbe mettere sul tavolo l’ipotesi – anticipata in un retroscena dal quotidiano La Stampa – di un lockdown europeo, sui modelli di quelli adottati in Francia e in Germania (ma anche nei Paesi Bassi, per non parlare delle misure – al momento soft – che sono state adottate in Italia). Il punto di riferimento, da parte della Commissione europea, sono chiaramente gli stati più grandi tra i 27 che fanno parte dell’Unione, ma non è escluso che il lockdown possa allargarsi anche ad altri Paesi più piccoli.

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Lockdown europeo, come si arriverebbe alla decisione

In effetti, anche l’Irlanda – nonostante i numeri più contenuti della pandemia – ha adottato misure che vanno nella direzione del lockdown e dunque da Bruxelles si è fatta largo l’idea che un richiamo sovranazionale a un contenimento potrebbe essere meglio digerito dalla classe dirigente dei vari Paesi, che verrebbero in questo modo alleggerite di una decisione piuttosto impopolare da prendere.

Oggi, David Sassoli e Ursula Von der Leyen ne parleranno in via preliminare ad alcuni capi di governo: alle 18.30, infatti, ci sarà una riunione informale tra i partecipanti al consiglio europeo, alla quale parteciperà – in video conferenza – anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L’idea di un lockdown europeo potrebbe farsi spazio se ci dovesse essere terreno fertile tra i principali componenti del consiglio.

Lockdown europeo, come funzionerebbe

La Commissione Europea potrebbe dunque fare una proposta, che i vari stati potrebbero recepire in tutto e in parte, partendo dalla convinzione che – in questo momento – l’Europa è epicentro della pandemia. Il direttore esecutivo del Programma per le emergenze sanitarie dell’Oms, Michael Ryan, ha sottolineato che il 46% di tutti i casi globali di Covid-19 rilevati la scorsa settimana sono stati segnalati in Europa e ha invitato l’Europa a chiudere i propri confini se necessario.

Ecco, la proposta allo studio della Commissione va proprio in questa direzione: ovviamente, si terrà conto delle esigenze specifiche dei singoli territori e si cercherà di preservare in ogni caso le attività produttive e la scuola. Quest’ultimo è un punto centrale: con la riduzione di altre occasioni di contagio, lo scopo delle istituzioni UE è quello di mantenere aperte le sedi dell’istruzione. Il luogo dove si costruisce il futuro che, in questo momento, sembra essere più a rischio.

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