Google Docs inizierà a spingere alcuni utenti a scrivere in modo meno stupido

La piattaforma introduce una nuova sottolineatura ondulata viola, che darà suggerimenti di stile e di tono agli utenti

01/04/2022 di Martina Maria Mancassola

Linea viola di Google Docs: la piattaforma non offrirà più solo Smart Compose, correzioni grammaticali e automatiche dell’ortografia. Google Documenti sta, infatti, lanciando una nuova funzione che supporterà gli utenti con consigli e suggerimenti per la scrittura. I suggerimenti verranno raggruppati sotto una «sottolineatura viola» per aiutare le persone con il loro tono e stile, nonché con la scelta parole.

Leggi anche > Google utilizza l’AI per gestire meglio le ricerche su suicidi, aggressioni sessuali e abusi domestici

Linea viola di Google Docs: la piattaforma sta inserendo sotto una riga viola varie opzioni che suggeriscono all’utente stile, tono e scelta delle parole

Google Documenti aggiunge diverse nuove funzioni di scrittura assistita «che forniranno una serie di suggerimenti per aiutarti a creare documenti di grande impatto più velocemente». In particolare, i suggerimenti interesseranno: la formulazione alternativa, l’utilizzabilità della voce attiva, la possibilità di rendere la struttura della frase più concisa, nonché di utilizzare un linguaggio più inclusivo e, ancora, di rimuovere possibili parole inappropriate. Una riga viola, dunque, dovrebbe riuscire ad «illuminare» gli utenti più ostici, grazie a numerosi suggerimenti «stilistici e di scrittura». Ciò si unisce alle già presenti linee ondulate rosse – che segnalano gli errori di ortografia – e blu, che individuano gli errori grammaticali. Selezionando con il mouse una sottolineatura, all’utente verrà fornita una descrizione con la possibilità di implementare la modifica, ignorare, inviare feedback o aprire le impostazioni. Appariranno mentre l’utente digiterà le singole parole per aiutarlo «ad evitare parole ripetute o non necessarie», a diversificare la sua scrittura e ad assicurargli l’utilizzo delle parole più efficaci per ogni situazione.

L’obiettivo della piattaforma è, certamente, quello di rendere la scrittura dei suoi utenti più concisa ed inclusiva, oltre a mettere loro in guardia da eventuali parole inappropriate. Questi nuovi suggerimenti di Google, in realtà, erano già disponibili sulla piattaforma grazie a servizi di terze parti come Grammarly che, integrandosi con Google Docs, era in grado di migliorare la qualità della scrittura online. Con tale novità, Google dovrebbe riuscire a ridurre di molto la necessità di servirsi di queste terze parti. Ma, come sempre, ci sono anche i lati negativi: Google, infatti, non starebbe implementando queste nuove funzioni di scrittura assistiva in tutti i suoi piani di Workspace. Per il momento, come si legge dal blog della piattaforma Google Workspace, i suggerimenti «tono e stile» non saranno disponibili per tutti, ma solo per gli abbonati «Business Standard, Business Plus, Enterprise Standard, Enterprise Plus e Education Plus»; mentre «Avvertenze Word» saranno disponibili solo sui piani «Business Standard, Business Plus, Enterprise Standard, Enterprise Plus, Education Fundamentals, Education Standard, Education Plus, Teaching and Learning Up». 

Ciò significa che se utilizzi un piano più semplice come Google Workspace Essentials, non otterrai nessuno dei due nuovi set di funzionalità. Dunque, gli utenti che utilizzano un piano più semplice come Google Workspace Essentials, non avranno nessuno dei due set di funzionalità. Il servizio, infatti, non sarà disponibile per Google Workspace Essentials, Business Starter, Enterprise Essentials, Education Fundamentals, Frontline e Non profit, nonché per i clienti G Suite Basic e Business. Entrambi i nuovi set di funzionalità di scrittura assistiva verranno offerti nelle prossime due settimane ai domini a rilascio rapido, ma la gran parte dei clienti li vedrà solo nella seconda metà di aprile. Per gli «amministratori»  saranno attivi per impostazione predefinita, ma potranno essere disattivati ​​dagli amministratori dell’area di lavoro o dagli utenti finali.

Share this article
TAGS