Liliana Segre ancora insultata dai negazionisti: «Vecchia, schifosa e bugiarda»

Liliana Segre ancora vittima dell’odio sul web. La senatrice a vita durante l’incontro «Il futuro della memoria» tenutosi all’Accademia dei Lincei a Roma ha raccontato gli insulti ricevuti via social: «Vecchia schifosa hai imparato molto bene a memoria la tua bugia».

Liliana Segre vittima dei negazionisti: «I negazionisti diventano sempre più forti»

Liliana Segre racconta di aver denunciato alla polizia postale di aver ricevuto insulti pesanti attraverso i social, ma che per via dell’anonimato non è stato possibile risalire agli autori. Ha quindi risposto al mittente negazionista dal palco dell’incontro «il futuro della memoria» organizzato all’Accademia dei Lincei di Roma. «Spesso siamo criticati, trattati da pazzi. O da bugiardi. Viviamo in un brutto momento» ha dichiarato, parlando del valore della memoria come fondante per non ripetere gli stessi errori. «Ora che, per motivi di calendario, carnefici e vittime di quella stagione stiamo morendo uno dopo l’altro – ha detto durante il suo intervento –  noi pochi sopravvissuti siamo in prima linea. Spesso siamo lodati ma veniamo anche criticati, trattati da pazzi. O anche da bugiardi. Viviamo in un brutto momento in cui i negazionisti, che vogliono far dimenticare e vogliono cancellare la memoria, si fanno sempre più avanti, e sempre più forti». Ora più che mai, ha sottolineato, è fondamentale preservare il valore della memoria, che deve essere garantito e tutelato in primo luogo nelle scuole. «C’è una sacralità della Memoria » ha aggiunto Liliana Segre criticando la scelta del del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti di cancellare la traccia di Storia dall’esame di Maturità, una decisione che definisce come «profondamente sbagliata».

Liliana Segre e il ddl sull’intolleranza e il razzismo: «Combatto l’odio in prima linea»

La Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, era stata già attaccata sul web all’indomani della sua nomina a senatrice a vita. «Ho detto che a 13 anni ero stata una richiedente asilo e che quell’asilo mi venne negato sul confine svizzero, e che poi ero stata deportata, usata come operaia schiava nei campi di sterminio – ha ricordato parlando con studenti e professori – Che non avevo alcun merito nell’arrivare in quell’aula: solo essere sopravvissuta all’odio, a un genocidio che colpiva persone colpevoli solo di essere nate». Già in quell’occasione, era stata fortemente insultata dal web. Ma non basta qualche commento crudele a farla demordere: Liliana Segre è più decisa che mai a schierarsi in prima linea per combattere l’odio che le ricorda gli orrori subiti da piccola insieme alla sua famiglia. Per questo ha presentato in Senato un disegno di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare di indirizzo e controllo «sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza». L’esame in commissione Affari costituzionali non è però ancora cominciato.

(Credit Immagine di copertina: © Pamela Rovaris/Pacific Press via ZUMA Wire)

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